185 studenti dell'Università di San Gallo dovranno rifare il test perché alcune risposte si trovavano su Internet. Tutta colpa del professore
SAN GALLO - «È ingiusto. Veniamo penalizzati a causa di un errore commesso dall'università». C'è parecchio nervosismo tra i 185 studenti di giurisprudenza dell'Università di San Gallo, che ieri hanno ricevuto un'email in cui si chiedeva loro di ripresentarsi in istituto e rifare di nuovo la prova scritta. In molti hanno pensato inizialmente a uno scherzo. Forse a un errore tecnico che ha fatto partire un'email sbagliata. E invece era tutto vero. L'esame era proprio da rifare tutto da capo.
A inizio febbraio gli studenti avevano sostenuto una prova di diritto privato. Stando a quanto hanno raccontato i ragazzi, si trattava di un esame a libro aperto. In sostanza vuol dire che i ragazzi erano autorizzati a portare i propri appunti e altri documenti per rispondere alle domande. La seconda parte del test riguardava questioni inerenti il diritto di famiglia e il diritto di successione.
Stranamente le domande erano identiche a quelle presentate nel 2011, tanto che alcune risposte si trovavano su Internet. «Dato che si trattava di un test a libro aperto, la maggior parte di noi aveva stampato le risposte», ha raccontato uno studente 21enne al portale 20 Minuten.
Fissata la data per il nuovo esame - Le risposte alle domande non sarebbero dovute essere pubblicate su internet e il test del 2011 non doveva essere riproposto quest'anno. Secondo una ricerca di 20 Minuten, il responsabile del fattaccio è Thomas Geiser, professore di diritto di famiglia e di successione. «Al fine di garantire la parità di trattamento di tutti gli studenti e gli standard di qualità dell'Università di San Gallo, il rettore, i responsabili dell’esame e la Facoltà di Giurisprudenza hanno deciso di ripetere la prova. La data del nuovo test è fissata per il 3 marzo», ha scritto così l’università agli studenti interessati.
Ma gli universitari non vogliono lasciar cadere la questione. Molti di loro si sono lamentati su Facebook. Un giovane dice che ha intenzione di assumere un avvocato. Da parte sua, la società degli studenti dell’Università di San Gallo ha dichiarato che si occuperà della vicenda e che deciderà in un secondo tempo se opporsi o meno alla decisione delll’Università.