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BERNAAgricoltura: ridimensionati i tagli ai pagamenti diretti

07.12.15 - 18:51
Approvati 61 milioni di franchi supplementari per i pagamenti diretti e 26,7 milioni destinati all'export di prodotti agricoli trasformati
tipress (archivio)
Agricoltura: ridimensionati i tagli ai pagamenti diretti
Approvati 61 milioni di franchi supplementari per i pagamenti diretti e 26,7 milioni destinati all'export di prodotti agricoli trasformati

BERNA - Il Consiglio nazionale ha approvato oggi, nell'ambito del preventivo 2016, 61 milioni di franchi supplementari per i pagamenti diretti (a 2,8 miliardi) e 26,7 milioni (a 94,6 milioni) destinati all'export di prodotti agricoli trasformati. A queste voci di bilancio si aggiungono 5 milioni destinati alla ricerca sull'agricoltura che il plenum non ha voluto tagliare.

Al voto finale, il budget per l'anno prossimo è stato approvato con 80 voti a 65 (e 45 astensioni). Il dossier ritorna al Consiglio degli Stati che domani tratterà le divergenze.

La Camera dei cantoni ha respinto la settimana scorsa le aggiunte all'agricoltura decise oggi dalla Camera del popolo, approvando un preventivo praticamente fotocopia di quello proposto dal Consiglio federale.

In considerazione dei rapporti di forza diversi tra i due rami del Parlamento (agli Stati l'UDC dispone di molti meno rappresentanti, n.d.r) è probabile che i "senatori" manterranno queste due divergenze importanti, obbligando il Nazionale a pronunciarsi di nuovo. Non è escluso che si giunga a un compromesso, come l'anno scorso.

Il preventivo della Confederazione deve obbligatoriamente essere trattato durante la sessione invernale. Se una proposta di conciliazione dovesse venir rifiutata, "prevale la decisione della terza deliberazione che prevede l'importo più basso", precisa la Legge sul Parlamento (LParl).

Nel corso del dibattito in aula, il campo rosso-verde ha rinfacciato alla destra, specie l'UDC, di voler tagliare dappertutto, tranne che nel settore agricolo. Si tratta di una mera politica clientelare, hanno sostenuto diversi deputati, riferendosi allo zoccolo duro di elettori democentristi, tradizionalmente presenti nelle campagne.

Diversi oratori del campo "borghese" si sono battuti contro le misure di risparmio proposte del governo vista la situazione complicata in cui si trovano molte aziende agricole, in particolare a causa del prezzo del latte in caduta libera. Molte ditte votate all'export che trasformano i nostri prodotti agricoli (aziende produttrici di biscotti, per esempio), inoltre, soffrono in ragione dell'apprezzamento del franco.

Guardie confine, aumento effettivi, ma senza esagerare - Il plenum ha in seguito respinto un aumento di 13 milioni di franchi destinato alla retribuzione del personale dell'Amministrazione federale delle dogane difesa dalla sinistra. Grazie a simile incremento si sarebbero potute istruire 109 guardie di confine supplementari, così come richiesto da più parti (anche dai rappresentanti ticinesi a Berna, n.d.r), è stato sostenuto.

Per la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, nel 2016 è già prevista la formazione di 48 agenti supplementari. Sarebbe impossibile, a suo avviso formare un contingente così importante di guardie come chiesto dal PS e Verdi.

Frodi all'IVA e evasori, no soldi in più per ispettori - La sinistra avrebbe anche voluto aumentare di dieci persone l'effettivo dei funzionari specializzati nel recupero dell'Iva e delle imposte. Il Partito socialista ha anche denunciato l'incremento in certi cantoni di strutture quali i "Familiy office" - strutture simili ai trust di diritto anglosassone - sovente ubicati presso uno studio legale.

Per il PS, gli uffici cantonali delle imposte non riescono a tenere il passo con la moltiplicazione di questo fenomeno e col possibile occultamento di patrimonio tassabile. La proposta di rimpolpare gli organici per lottare contro l'evasione è tuttavia naufragata al voto.

No tagli a promozione cultura, sì a uguaglianza uomo-donna - Dopo il campo rosso-verde, anche l'UDC ha dovuto ingoiare qualche rospo. La proposta democentrista di tagliare 50 milioni ai contributi versati dall'Ufficio federale della cultura è stata respinta nettamente.

La ministra delle finanze Widmer-Schlumpf ha rammentato che la cultura non rappresenta solo un costo, ma è anche fonte di entrate: in Svizzera vivono direttamente o indirettamente di questo settore ben 260 mila persone per un fatturato globale miliardario.

I democentristi hanno dovuto accontentarsi (con un solo voto di scarto di vantaggio) di un taglio di 2 milioni destinati ai provvedimenti federali in favore dell'uguaglianza uomo-donna.

Budget 2015, ok a supplemento per asilo e aiuto umanitario - Il Consiglio nazionale ha anche approvato il secondo supplemento - 290 milioni - al preventivo 2015 chiesto dal Consiglio federale. Questa somma include 207 milioni di franchi per il settore dell'asilo (31,2 milioni sono destinati all'aiuto umanitario in Siria e nel Corno d'Africa).

Tale somma comprende anche 51,7 milioni per uscite diverse, in particolare per il militare (22 milioni) e per il settore tecnologia e innovazione (20 milioni).

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