Cerca e trova immobili

ZURIGOWWF e Pro Natura: "Uccidere i lupi non è la soluzione"

30.11.15 - 17:00
Le due organizzazioni ambientaliste parlano di una domanda precipitosa, che si basa su fatti oggettivamente non verificabili e che soprattutto avrebbe un effetto del tutto incerto
Foto Cantone dei Grigioni
WWF e Pro Natura: "Uccidere i lupi non è la soluzione"
Le due organizzazioni ambientaliste parlano di una domanda precipitosa, che si basa su fatti oggettivamente non verificabili e che soprattutto avrebbe un effetto del tutto incerto

ZURIGO - Uccidere i lupi non è la soluzione: lo affermano WWF e Pro Natura, che criticano la richiesta avanzata oggi dai cantoni dei Grigioni e di San Gallo riguardante il branco del Calanda. In un comunicato le due organizzazioni ambientaliste parlano di una domanda precipitosa, che si basa su fatti oggettivamente non verificabili e che soprattutto avrebbe un effetto del tutto incerto.

A tutt'oggi - si legge nella nota - non esiste alcuna base scientifica per la valutazione del comportamento del lupo: la classificazione in categorie è quindi soggettiva. Il rischio è quindi di definire in modo prematuro come problematico un comportamento insolito.

Sempre secondo WWF e Pro Natura di per sé non è insolito e non deve nemmeno essere considerato problematico il fatto che animali selvatici si avvicinino agli insediamenti. Succede per esempio già con i cervi e le volpi. Inoltre il rischio per gli esseri umani può essere considerato minimo: in Europa non si è praticamente a conoscenza di incidenti con i lupi.

Il sentimento di insicurezza della popolazione deve essere preso sul serio. Ma non è affatto provato che uccidere dei giovani lupi abbia come conseguenza un cambiamento di comportamento da parte degli altri animali appartenenti al branco.

Se l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) approverà la richiesta le uccisioni dovranno comunque essere accompagnate da un supporto scientifico: le conseguenze vanno attentamente documentate. WWF e Pro Natura promettono di seguire da vicino il caso e si riservano il diritto di ricorrere contro eventuali decisioni.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE