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SVIZZERAProtezione del clima: i Verdi minacciano denunce

30.11.15 - 12:31
Protezione del clima: i Verdi minacciano denunce

Per la protezione del clima ora si punta alla via giuridica: è quanto hanno fatto sapere i Verdi svizzeri, preoccupati per lo spostamento a destra del parlamento, che potrebbe mettere in pericolo la politica climatica della Confederazione, peraltro già giudicata insufficiente.

Un comunicato odierno indica che sul tema sono in corso le prime discussioni, in collaborazione con le organizzazioni ambientaliste Noé 21 e Greenpeace. Qualora il Consiglio federale, dopo il vertice di Parigi, non dovesse aumentare i propri obiettivi in materia di protezione del clima per il 2020, i Verdi minacciano di intervenire con una denuncia.

A tal proposito gli ecologisti citano una sentenza dello scorso giugno del tribunale di prima istanza dell'Aja, secondo il quale gli obiettivi, ritenuti modesti, del governo olandese sul fronte del clima costituiscono una violazione dei diritti umani. La Corte ha così indotto il governo a rivedere la propria politica e i Verdi svizzeri vogliono ora percorrere la stessa strada.

"Con un'azione giudiziaria in favore del clima entriamo in un una terra inesplorata", ha commentato - citato nel comunicato - l'avvocato e deputato al Gran Consiglio vodese Raphaël Mahaim. "Ci siamo interrogati se anche in Svizzera sia possibile esigere più protezione del clima attraverso la via giuridica". "Lo stato - questa la conclusione - deve proteggere l'essere umano dai mutamenti climatici. In caso contrario viola i diritti dell'uomo e i relativi obblighi in materia".

Stando al consigliere nazionale zurighese Bastien Girod, il Consiglio federale, dopo il vertice di Parigi, dovrà rendere più ambiziosi i suoi obiettivi climatici. "Qualsiasi altra decisione costituirebbe una negligenza grave". Il partito chiede quindi al governo di aumentare l'obiettivo di riduzione dei gas ad effetto serra dal 20% al 40% per l'anno 2020, facendo leva sulla legge sul CO2 che gli assicura le necessarie competenze. "In caso contrario ci lanceremo alla ricerca di uomini e donne pronti a presentare denuncia".

Stando agli ecologisti la via più sicura, in questo contesto, passa per il Tribunale amministrativo federale (TAF). I promotori ideali di un procedimento giuridico sarebbero persone gravemente colpite nella salute dai mutamenti climatici, che in un primo tempo dovrebbero rivolgersi all'Ufficio federale dell'ambiente rivendicando maggiore protezione e in caso di risposta negativa portare la vicenda davanti al TAF: il tribunale a questo punto potrebbe decidere che la Confederazione fa troppo poco in materia di protezione della salute.

La sentenza del tribunale dell'Aja ha aperto una via promettente e interessante, sostengono i Verdi. Alcune organizzazioni non governative stanno esaminando questa nuova opzione, non solo in Svizzera, ma nel mondo intero. Secondo Georg Klingler, esponente di Greenpeace, "dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti prima che il clima sfugga a qualsiasi controllo".

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