Sempre più uomini cadono nella trappola dello shopping compulsivo, finché sono sommersi dai debiti
ZURIGO - Chi l’ha detto che lo shopping e la dipendenza da shopping è roba da donne? Anzi, ultimamente emerge che gli uomini sono tutto meno che immuni all’acquisto compulsivo di oggetti e servizi. Secondo uno studio dell’Università di Ludwigshafen am Rhein, in Germania il numero di uomini dipendenti dagli acquisti è raddoppiato tra il 2010 e il 2012.
Secondo gli esperti anche in Svizzera la tendenza sarebbe la medesima. «Negli ultimi tempi le richieste maschili sono aumentate in modo significativo», dichiara lo psicoterapeuta Heinz Lippuner. Concorda anche l’esperto di dipendenze Renato Poespodihardjo: «In passato avevamo in trattamento solo donne, oggi ci capitano sempre più uomini».
Secondo Lippuner i prodotti che fanno finire nella rete gli uomini sono soprattutto computer, cellulari, stereo, automobili, accessori per auto e attrezzi da lavoro. «Gli uomini hanno un gran debole per i gadget superflui», commenta lo psicologo dei consumi Christian Fichter. Ma lo shopping compulsivo del maschio non è egoista: secondo Poespodihardjo, non di rado acquistano mobili, scarpe, vestiti e biancheria intima per le compagne o giocattoli per i figli.
Insomma, non è la proprietà che manda fuori di matto i maschi: «Vogliono essere cacciatori, vogliono accaparrarsi i migliori prodotti, i più economici, per aumentare la propria autostima», aggiunge Poespodihardjo. Poi? Poi tocca ai rimorsi. «Dopo che gli uomini escono dal negozio o spengono il computer, spesso si rimproverano l’acquisto», afferma Lippuner. Non di rado questo li porta a guai economici. «Il debito spesso si aggira attorno a metà dello stipendio annuale», spiega Lippuner. Poespodihardjo racconta, invece, di persone che «da un ottimo stipendio sono finiti in assistenza» a causa di debiti vicini al milione.