Cerca e trova immobili

SVIZZERALa metà degli omicidi passano per morti naturali

29.11.15 - 14:41
Il motivo? Gli esami sui cadaveri vengono effettuati in modo superficiale
La metà degli omicidi passano per morti naturali
Il motivo? Gli esami sui cadaveri vengono effettuati in modo superficiale

BERNA - La metà degli omicidi commessi in Svizzera non sarebbero rilevati come tali e passerebbero per morti naturali. E altrettanto succede per i suicidi e le morti da incidente. Ciò è dovuto al fatto che gli esami sui cadaveri vengono effettuati in modo superficiale, per vari motivi.

Le valutazioni vengono da un articolo di Christian Jackowski, direttore dell'Istituto di medicina legale dell'Università di Berna, Roland Hausmann, primario dell'Istituto di medicina legale di San Gallo, e Daniel Jositsch, professore di diritto penale. Il testo è stato pubblicato nell'ottobre 2014 sulla rivista specializzata Kriminalistik - edita in Germania e Svizzera - e citato ultimamente da diversi media.

Gli autori si basano su studi compiuti in Germania, da cui risultano dati analoghi. In Svizzera non è stata condotta un'indagine scientifica in materia, ma ai medici la questione è nota: essi sono messi al corrente già durante gli studi e poi sono proposte anche formazioni continue in materia, spiega all'ats Christian Jackowski.

Le difficoltà sorgono spesso a due livelli - aggiunge l'esperto. Da un lato, numerose cause di decesso possono sembrare naturali ad un primo esame esterno del cadavere; ad esempio in caso di scossa elettrica, di soffocamento e anche di avvelenamento. Dall'altro, il medico incaricato di vedere il morto a volte arriva alla stessa conclusione senza aver spogliato e voltato il corpo; ad esempio nel caso in cui il dottore di famiglia deve osservare una donna anziana morta in casa, alla presenza dei famigliari. La situazione è delicata ed è comprensibile che il medico non osi procedere ad un esame approfondito. Se la defunta avesse ricevuto una coltellata alla schiena, ciò passerebbe magari inosservato.

In Germania, tutti i cadaveri sono invece sottoposti ad un esame minuzioso da parte di uno specialista prima di essere cremati. Tale procedura, che spesso consente di scoprire indizi mancanti ad una prima analisi, non esiste in Svizzera, anche perché dovrebbe essere creata un'apposita base legale, spiega ancora Jackowski.

Secondo l'esperto, l'articolo 253 del codice di procedura penale svizzera, che tratta dell'esame dei cadaveri, è "formulato in malo modo" e andrebbe modificato per far fronte a casi sospetti. Esso prevede che se un primo esame non rivela alcun indizio di infrazione, si possa portar via il morto.

Bisognerebbe in particolare precisare i criteri di applicazione. Ad esempio, il Ministero pubblico dovrebbe procurarsi un dossier medico del paziente per corroborare la tesi della morte naturale, magari per crisi cardiaca. In assenza di tutto ciò andrebbe imposto un esame approfondito o un'autopsia.

Il coautore dell'articolo Daniel Jositsch, consigliere nazionale recentemente eletto agli Stati (PS/ZH) ha detto all'ats che vedrà di attivarsi in merito in occasione della prossima revisione totale del codice di procedura penale.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

dbw 8 anni fa su tio
Es ist wohl ein Irrtum, zu glauben, die Gerichtsbarkeiten in der Schweiz seien weniger verfilzt und korrupt als anderswo.

TI.CH 8 anni fa su tio
Bene allora diamo ai patologi una paga superficiale!
NOTIZIE PIÙ LETTE