BERNA - Le casse pensioni delle grandi aziende abbassano per la prima volta le rendite: nel 2015 le prestazioni medie sono arretrate del 3% rispetto a due anni or sono, secondo uno studio della società di consulenza Tower Watson.
Nei predenti rilevamenti, relativi al 2013 e al 2011, il livello era rimasto stabile. Quest'anno vi è stato invece un peggioramento. "Sempre più casse reagiscono alla diminuzione generale delle attese sui rendimenti degli investimenti e all'aumento della speranza di vita", constatano gli autori della ricerca.
"Pensiamo che è in atto un cambiamento di mentalità: il calo delle prestazioni susseguente all'abbassamento del tasso di conversione è oggi accettato senza che si aumentino automaticamente i contributi per compensarlo".
Nel 2015 il tasso di conversione medio delle 27 aziende considerate sulle 30 che compongono il listino borsistico SLI si è attestato al 6,05%, contro il 6,32% del 2013. Molti istituti di previdenza accettano uno scarto più grande fra il tasso regolato dal regime obbligatorio e quello sovraobbligatorio.