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SVIZZERAAgricoltura: ottimo 2014, il 2015 andrà meno bene

13.11.15 - 12:34
Agricoltura: ottimo 2014, il 2015 andrà meno bene

BERNA - Il 2014 è stato un anno assai buono per l'agricoltura svizzera a livello di reddito. Lo conferma il rapporto agricolo pubblicato oggi, in cui risulta tuttavia che l'anno corrente dovrebbe chiudersi in maniera meno positiva. Per l'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG), il settore deve armarsi per far fronte a queste oscillazioni.

I redditi cumulati hanno raggiunto l'anno scorso circa 3,2 miliardi di franchi, una cifra superiore alla media degli ultimi dieci anni (2,89 miliardi). Stando all'UFAG, per l'anno in corso il reddito dovrebbe scendere sotto questa media.

"Si tratta di una forte differenza che può far male, ma nel contesto attuale non è eccezionale", ha dichiarato oggi davanti ai media il direttore dell'UFAG, Bernard Lehmann.

Di fronte a simili difficoltà c'è chi auspica l'adozione di un sistema assicurativo simile a quello in vigore negli Stati Uniti, ha aggiunto Lehmann. Tuttavia, ha precisato, "ci si dimentica sovente che il prezzo da pagare per il sovvenzionamento dello Stato è una drastica riduzione dei pagamenti diretti".

A parere di Lehmann, gli agricoltori svizzeri dovranno abituarsi a convivere con questa volatilità. Secondo il direttore dell'UFAG, è impossibile sottrarsi alla dipendenza del mercato, ma i produttori hanno pur sempre la possibilità di agire sui costi.

A determinare questo risultato sono stati fattori come la taglia dell'azienda, il sistema di custodia degli animali, ma anche la scelta degli investimenti da parte dei contadini.

Nonostante il forte calo del prezzo del latte, una parte delle aziende agricole è risultata redditizia, ha sottolineato. Il mercato dell'Emmentaler funziona meno bene di quello del Gruyère, ha spiegato Lehmann.

Dopo aver toccato il livello più basso, il prezzo del latte sta risalendo quest'anno. I produttori soffrono, ma i livelli sono paragonabili a quelli raggiunti ne biennio 2010-2012, ha fatto notare il direttore dell'UFAG.

L'UFAG segue attentamente i negoziati di libero scambio tra l'Ue e gli Stati Uniti. Lehmann non è pessimista e non esclude misure di accompagnamento per l'agricoltura.

Come negli anni scorsi, nel 2014 il numero di aziende agricole è calato del 2,1% a 54 mila (1,05 milioni di ettari). Dal 2000, oltre 17 mila aziende hanno chiuso, pari a un ritmo medio annuale dell'1,9%. Anche il numero di allevatori è in diminuzione da una decina d'anni.

Il reddito per azienda è salito del 10% l'anno scorso a 67'800 franchi. Il reddito non agricolo ha raggiunto i 26'300 franchi, in leggera flessione su un anno.

Le importazioni di prodotti agricoli hanno raggiunto i 12,1 miliardi di franchi nel 2014 e le esportazioni 8,8 miliardi. L'Ue è il principale partner commerciale per la Svizzera. La Confederazione ha speso nell'anno in rassegna circa 3,7 miliardi per l'agricoltura e l'alimentazione.

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