Le indagini svizzere sarebbero attualmente in una fase decisiva e importanti sono anche gli scambi reciproci sul loro stato di avanzamento
BERNA - Svizzera e Tunisia vogliono fare progressi per chiarire i reati in relazione alla Primavera araba: per questo motivo il procuratore generale della Confederazione Michael Lauber, con una delegazione di tre collaboratori del Ministero pubblico della Confederazione (MPC), ha incontrato oggi a Tunisi le autorità giudiziarie tunisine.
Le discussioni si sono incentrate sul rafforzamento dei procedimenti in caso di sospetti di riciclaggio di denaro e altre infrazioni in corso dalla Primavera araba e sullo sviluppo dell'assistenza giudiziaria necessaria, precisa un comunicato odierno del MPC.
Durante una conferenza stampa odierna Lauber ha precisato che le indagini svizzere sono attualmente in una fase decisiva e che gli scambi reciproci sul loro stato di avanzamento erano importanti. "L'Assistenza giudiziaria tra Svizzera e Tunisia funziona fondamentalmente bene", ha detto Leuber.
Il MPC ha ricordato che conduce attualmente un procedimento penale nei confronti di 12 persone e contro ignoti. Le persone sotto inchiesta sono sospettate di riciclaggio di denaro, di sostegno a una organizzazione criminale e corruzione di agenti stranieri. Circa 60 milioni di franchi sono bloccati su conti in Svizzera, ha aggiunto il MPC.