Cerca e trova immobili

URIRaddoppio del San Gottardo, "un patto col diavolo"

05.09.15 - 17:31
Un gruppo di manifestanti dell'Associazione "No al raddoppio" ha lanciato oggi l'allarme: "Quello che succede al Gottardo si ripercuote su tutto il paese"
Raddoppio del San Gottardo, "un patto col diavolo"
Un gruppo di manifestanti dell'Associazione "No al raddoppio" ha lanciato oggi l'allarme: "Quello che succede al Gottardo si ripercuote su tutto il paese"

GÖSCHENEN - Con un'azione dimostrativa presso il Sasso del Diavolo - esattamente 35 anni dopo l'apertura della galleria autostradale del San Gottardo - un gruppo di manifestanti dell'Associazione "No al raddoppio" ha lanciato oggi l'allarme contro quello che a loro dire porterebbe al raddoppio dei camion nel tunnel una volta costruito il secondo tubo.

"Quello che succede al Gottardo si ripercuote su tutto il paese: se la capacità stradale raddoppia con un secondo tunnel, presto si raddoppierà anche il numero dei camion", ha dichiarato Jon Pult, copresidente dell'Associazione e presidente dell'Iniziativa delle Alpi.

"Non ci lasceremo gabbare da questo patto col diavolo", ha affermato davanti al leggendario Sasso del Diavolo a Göschenen (UR). "Non si può seriamente credere che la Svizzera costruisca una seconda canna e poi ne usi solo la metà", ha detto ancora Pult.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE