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SVIZZERA"Più soldi alle radio private dal 2016"

27.08.15 - 17:14
Il dipartimento guidato da Doris Leuthard sottoporrà al governo una proposta in tal senso
"Più soldi alle radio private dal 2016"
Il dipartimento guidato da Doris Leuthard sottoporrà al governo una proposta in tal senso

BERNA - Dalla metà del prossimo anno le radio private dovrebbero ricevere più soldi dal canone: lo ha annunciato oggi la consigliera federale Doris Leuthard in occasione della giornata "SwissRadioDay" a Zurigo.

Il Dipartimento dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e della comunicazione, guidato dalla Leuthard, sottoporrà al governo una proposta in tal senso, ha assicurato, dopo aver fatto uno sguardo al futuro panorama radiofonico. La concessione dell'aiuto è fattibile dopo che il Tribunale federale ha confermato, la scorsa settimana, che il risultato della votazione del 15 giugno sul canone radio-tv è valido.

Si tratta ora di elaborare l'ordinanza e realizzare i lavori preparatori, ha aggiunto la ministra, che si attende il pagamento obbligatorio del canone da tutte le economie domestiche a partire dal 2018, canone che non dovrebbe superare i 400 franchi all'anno.

Le radio private che hanno una concessione però non dovrebbero attendere il 2018 per ricevere un sostegno finanziario e superare la difficile situazione in cui diverse di esse si trovano. Il Consiglio federale potrebbe far loro un regalo dalla metà del prossimo anno ha lasciato intendere Leuthard, la quale si è compiaciuta per la stretta collaborazione esistente tra queste radio e la SSR. L'esempio maggiore di tale collaborazione, a suo parere, è dato dal passaggio dall'analogico al digitale (DAB+), che dovrebbe essere effettivo nel 2020.

In quell'anno però scadranno le concessioni e tutto rimane aperto: con il passaggio al digitale le concessioni non saranno più necessarie e la Confederazione sta vagliando se e fino a che punto lo Stato debba continuare a svolgere la funzione di regolatore. "Forse potremo lasciare tutto al libero mercato, o forse ci sarà bisogno di certe regole per garantire le prestazioni importanti del servizio pubblico", ha commentato la consigliera federale.

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