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SVIZZERA"Aprite le frontiere", lo chiedono i teologi

26.08.15 - 11:39
"Aprite le frontiere", lo chiedono i teologi

BERNA - Aprire le frontiere invece di costruire muri, in Europa e in Svizzera, per accogliere chi fugge da guerre e miseria: è quanto chiede un gruppo di teologi elvetici - evangelici e cattolici - che hanno presentato oggi a Berna la "Carta della migrazione".

Si tratta di teologi e animatori religiosi che fanno parte della rete ecumenica indipendente "Kirche Nord Süd Unten Links", e che con questo documento intendono intervenire nell'animato dibattito sull'accoglienza di migranti e profughi, dibattito che a loro dire in questi anni ha perso la visione etica per concentrarsi sull'aspetto meramente legislativo, infrangendo i principi del diritti elementari.

È ormai tempo - si afferma nella Carta - che le Chiese svizzere, le quali svolgono numerosi compiti nel campo della migrazione, si uniscano e facciano sentire la loro voce, prendendo posizioni chiare rispetto alla politica migratoria. "Devono protestare e proporre proprie soluzioni; le basi bibliche alla quali riferirsi offrono la possibilità di farlo". Una politica nuova che possa "permettere a chiunque di emigrare nella dignità ed essere accolto con benevolenza".

La Carta intende essere un invito rivolto alle Chiese e ai loro fedeli, ai gruppi religiosi, alle organizzazioni parrocchiali e alle autorità, affinché la sostengano. Tre i principi che devono inspirare la nuova politica migratoria: tutti gli esseri umani sono uguali; spirito di giustizia e solidarietà. Chi si impegna in favore di questi principi "rifiuta la strumentalizzazione della paura", afferma ancora la Carta.

La Conferenza dei vescovi svizzeri e la Federazione delle chiese evangeliche non hanno ancora preso ufficialmente posizione su questo documento, sebbene sulla sostanza non vi siano contrarietà.

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