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LUCERNARagazza stuprata, l'esperta: "Sarà come una cicatrice, che resterà per sempre"

31.07.15 - 09:36
Per i medici la ragazza violentata ad Emmen (Lucerna) resterà probabilmente paralizzata. Una consulente per l'aiuto alle vittime di stupro ci spiega quali saranno le conseguenze psicologiche
Foto 20 minuten
Ragazza stuprata, l'esperta: "Sarà come una cicatrice, che resterà per sempre"
Per i medici la ragazza violentata ad Emmen (Lucerna) resterà probabilmente paralizzata. Una consulente per l'aiuto alle vittime di stupro ci spiega quali saranno le conseguenze psicologiche

EMMEN - Le ferite riportate dalla 26enne di Emmen, vittima la scorsa settimana di uno stupro, mentre era intenta ad andare in bicicletta, sono talmente gravi che molto probabilmente resterà paralizzata. Questo almeno dicono i medici di Notwill, il centro per paraplegici, dove si trova attualmente la ragazza.

Chi è vittima di una violenza sessuale subisce non solo danni fisici, ma soprattutto psicologici. Mirjam Della Betta è un'operatrice che dà sostegno alle vittime di abusi sessuali nel cantone di Zurigo. Ed è lei a spiegare, in un'intervista ai colleghi di 20 Minuten, come si sopravvive a un'esperienza simile.

"Ogni persona reagisce in modo diverso - spiega l'esperta - dipende molto dalla propria storia di vita. Le possibili conseguenze vanno dal disturbo del sonno e del comportamento, al senso di colpa, disturbi alimentari, stati depressivi, fino ad arrivare ad istinti suicidi. Per sopravvivere a questo genere di evento, può capitare che una ragazza rimuova quello che è successo, e arrivi a chiedere aiuto solo a distanza di anni".

Cosa le raccontano le donne violentate?
"Ci sono quelle che riescono a parlare anche in maniera dettagliata di quanto accaduto, e ci sono quelle che invece - a causa di un meccanismo di protezione - si chiudono emotivamente. Di conseguenza non riescono a parlare della loro esperienza. Spesso accade anche che nella descrizione dello stupro alcune ragazze parlino in terza persona, come se il fatto non fosse successo a loro ma a un'estranea".

La vicenda di Emmen è particolarmente brutale. Conosce altri casi simili avvenuti in passato?
"Mi sono occupata di una ragazza alla quale avevano strappato due denti. A un'altra vittima avevano spento delle sigarette sul corpo. Ci sono storie davvero incredibili di estrema brutalità. Purtroppo questa è la realtà. E non è nemmeno tutta, dato che molte donne non arrivano a denunciare la violenza subita, anche quella all'interno del matrimonio. Indipendentemente dal contesto in cui avviene, il delitto sessuale è un'esperienza sempre brutale per una donna".

La ragazza di Emmen resterà forse paralizzata per sempre. Che impatto avrà questo sulla sua psiche?
"La paralisi probabilmente le ricorderà ogni giorno ciò che ha vissuto. È come una cicatrice che starà sempre lì, su di lei. Qualche volta le farà più male, qualche volta di meno, ma è una testimonianza di quello che ha subito. Avrà due macigni da dover affrontare: il fatto di aver subito una violenza sessuale, e quello di non poter più camminare. È una situazione doppiamente stressante, che può essere affrontata solo con l'aiuto di esperti".

Il colpevole non è ancora stato catturato, cosa significa questo per la vittima?
"Non sapere chi sia il tuo carnefice è un ulteriore peso. Per la vittima sapere che il colpevole è stato preso e consegnato alla giustizia può essere di conforto. Questo perché la vittima sa che il suo carnefice sarà punito per quello che le ha fatto e soprattutto che non potrà abusare altre donne. Nel caso di Emmen purtroppo questo non è ancora successo. L’uomo è ancora a piede libero, e questo pesa come un macigno sulla vittima. La ricerca potrebbe anche durare anni, e durante questo periodo la vittima non sarà mai libera dall’incubo. Verrà informata sui fatti, le verrano poste delle domande e lei dovrà rivivere il dramma di nuovo".

Cosa consiglia alle vittime?
"Di venirci a trovare subito dopo l’abuso e di richiedere subito assistenza sanitaria. Noi forniamo informazioni sulle possibilità legali e soprattutto aiutiamo la vittima con la terapia. È fondamentale che la vittima non rimanga sola. È importante che senta la vicinanza di più persone possibili".

Si può dimenticare uno stupro?
"Dimenticare sicuramente no. Ma si può provare a conviverci. È un'esperienza traumatica che lascia un segno indelebile sulla vittima. Auguro alla vittima di Emmen di avere la forza e il supporto per superare questo dramma".

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