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Motivato e con esperienza il giovane Pascal non riesce a trovare lavoro nella sanità. Il motivo? Secondo lui è discriminazione di genere
BASILEA - In alcuni ambiti lavorativi, è assodato, in Svizzera c’è grande carenza di apprendisti. In altri, invece, trovare un’azienda in cui fare un tirocinio sembra quasi impossibile. Ne sa qualcosa il basilese Pascal Rey, 18 anni compiuti, diversi stage all’attivo e samaritano volontario, da un anno in cerca di un posto nel settore sanità. "Mi sento a mio agio nel trattare con i pazienti. È esattamente quello che mi piace e voglio fare per sempre".
Eppure... "Sono 12 mesi che batto tutte le piste possibili nei cantoni di Basilea Città, Campagna e Soletta", spiega Rey a 20 Minuten. "Ho ottenuto solo due colloqui, tutti gli altri sono stati secchi rifiuti". Spesso e volentieri alla base del rifiuto c’erano questioni di... genere.
"In molti mi hanno scritto che per quella posizione avrebbero preferito una persona di sesso femminile". Il 18enne stima che circa l’80% dei no da lui ricevuti accampavano questa motivazione. "Come posso fare a giocare le mie carte se di base sono escluso per una cosa del genere? Non ho nessuna possibilità". Malgrado ciò il giovane non vuole assolutamente rinunciare alla sua carriera.
Ma il settore della sanità discrimina veramente in base al sesso? "È sicuramente molto competitivo, per ogni posto di tirocinio ci sono parecchie candidature", spiega Romy Geisser dell’Associazione basilese dei formatori per la sanità (OdA), "dubito però che la questione del genere sia veramente base di discriminazione. Può capitare che per alcune posizioni sia preferibile scegliere una donna, ma gli uomini assunti sono in aumento".
Qualche consiglio per il giovane Pascal? "Di non demordere e riprovare ad autunno per l’annata 2015-2016". Una buona alternativa, aggiunge Michael Ferreira della piattaforma Lehrstellenbörse, potrebbe essere quella di inserirsi in un programma di mentoring.
