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L'esperto: "Dal punto di vista globale gli impatti positivi di uno sviluppo della mobilità elettrica supererebbero quelli negativi"
ZURIGO - Cosa accadrebbe se tutti decidessimo di riportare al concessionario la nostra auto a benzina per acquistarne una elettrica? A questa domanda ha risposto uno specializzando del Centro dell’energia dell’Eth di Zurigo. Senza dubbio aumenterebbe la richiesta di energia elettrica: la bolletta della luce svizzera farebbe un balzo avanti tra il 19 e il 24%. Un bel costo ma, d’altronde, dimenticheremmo tutte le soste dal benzinaio.
«A parte qualche caso estremo, dal punto di vista globale gli impatti positivi di uno sviluppo della mobilità elettrica supererebbero quelli negativi», spiega Cihan Cavdarli, autore della simulazione. Vista la (quasi) prossima uscita dal nucleare vi è il problema energia elettrica. Lo scenario migliore prevede la sua produzione attraverso fonti rinnovabili: in questo caso la produzione di CO2 dovuta ai veicoli privati piomberebbe dal 25% attuale a un incredibile 5%. Se, invece, la Svizzera dovesse sostituire il nucleare con il gas, l’impatto a livello di anidride carbonica sarebbe del 10%, comunque meno della metà di quello odierno. Rimane un dubbio, però, eliminando la tassa sui carburanti fossili, le entrate della Confederazione scenderebbero dell’8%. Dove prendere quei soldi, non si sa.
