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SVIZZERAMaestri contro il junk food: "Giù le mani dalla merenda"

03.07.15 - 06:22
In Inghilterra gli insegnanti possono sequestrare le merendine poco sane agli allievi. Succede anche in Svizzera e ciò piace poco ai genitori
Maestri contro il junk food: "Giù le mani dalla merenda"
In Inghilterra gli insegnanti possono sequestrare le merendine poco sane agli allievi. Succede anche in Svizzera e ciò piace poco ai genitori

ZURIGO - Che gli insegnanti tengano d’occhio cosa i bimbi mangino durante la ricreazione è senz’altro lodevole. Si sa che un pasto troppo pesante o eccessivamente calorico è in grado non solo di rovinare la mattinata di lezione, ma può anche avere ripercussioni negative sulla salute. Qual è però il giusto criterio? A inizio giugno in una scuola inglese il corpo insegnanti ha deciso che anche il tradizionale “scotch egg" (che è praticamente un’oliva ascolana con al centro un uovo) e i salsicciotti snack in stile Landjäger rientrano nella categoria junk food procedendo al sequestro. Istantanea e prevedibile la reazione infuriata dei genitori.

La replica del Ministero della pubblica istruzione ha confermato che, sì, maestri e maestre hanno la facoltà di ritirare cibi ritenuti malsani. E in Svizzera? Senz’altro la merenda di metà mattina ha una funzione importante e dovrebbe contenere meno grassi e zuccheri possibili, come conferma Simon Thiret del Dipartimento dell’educazione di Basilea Città: «Quando i bambini mangiano troppo cibo spazzatura a merenda spesso se ne parla con i genitori». L’obiettivo è, ovviamente, la salute dei piccoli: «Per quanto riguarda gli spuntini non forniamo delle vere e proprie linee guida ai genitori ma piuttosto dei suggerimenti», spiega Ralph Kreuzer portavoce del Dipartimento dello sport e dell’educazione della città di Zurigo. Ma ad alcuni i saltuari sequestri stanno stretti. Roger M.*, ad esempio, non ha parole di encomio per l’insegnante che ha vietato a sua figlia di consumare una dolce madeleine: «È pelle e ossa, ha bisogno di mangiare cibo nutriente... Un maestro non dovrebbe permettersi di interferire!», ci ha raccontato. Sulla stessa linea anche Andrea Caroni, padre e parlamentare Plr: «Dovrebbero essere i genitori a decidere dell’alimentazione dei loro figli, non le scuole». ANN/RED

*Nome noto alla redazione

 


 

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