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BERNASperimentazione animale, si cercano alternative

01.07.15 - 15:37
Adottato oggi un rapporto che propone diverse misure per promuovere lo studio di metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali
Sperimentazione animale, si cercano alternative
Adottato oggi un rapporto che propone diverse misure per promuovere lo studio di metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali

BERNA Il Consiglio federale ha adottato oggi un rapporto che propone diverse misure per promuovere lo studio di metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali e ridurre il numero dei test e le sofferenze delle cavie.

Come misura principale occorre valutare la possibilità di istituire un centro di competenza nazionale cui affidare il compito di promuovere in modo mirato la ricerca e di attuare sul lungo termine i risultati, in collaborazione con l'industria e le scuole universitarie.

Inoltre, si legge in un comunicato odierno del governo, il rapporto raccomanda di verificare il rafforzamento della formazione, del perfezionamento e dell'aggiornamento degli studenti e dei ricercatori. Grazie all'impiego dei più moderni metodi di laboratorio dovrà essere ridotto il numero delle cavie. Le nuove tecniche permettono infatti di ottenere un maggior numero di informazioni di qualità impiegando meno animali.

Il rapporto si esprime anche sul possibile futuro della fondazione 3R. Attiva dal 1987, promuove la ricerca nel campo dei metodi alternativi alla sperimentazione su animali finanziando progetti. Il documento giunge alla conclusione che la fondazione può continuare a fornire un prezioso contributo alla ricerca. La sigla 3R sta per replace (sostituire gli esperimenti sugli animali), reduce (ridurre il numero di animali) e refine (perfezionare gli esperimenti dal punto di vista tecnico).

L'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria e la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione cercheranno soluzioni per attuare le misure proposte con i crediti disponibili, continua la nota.

Dal 1991 gli esperimenti sugli animali sono disciplinati da norme restrittive. Sono autorizzati soltanto se giustificati da interessi preponderanti e se non sono disponibili metodi alternativi. La regolamentazione ha permesso di ridurre notevolmente l'elevato numero di animali: se nel 1983 erano quasi due milioni, nel 2000 questo numero era sceso a poco meno di 570'000. Da allora è però nuovamente aumentato, arrivano poco sotto le 600'000 unità, soprattutto a causa del crescente impiego di animali geneticamente modificati per la ricerca di base.

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