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NEUCHÂTELIl Municipio di Val-de-Ruz vuole boicottare due giornaliste

03.06.15 - 15:47
Il Municipio di Val-de-Ruz vuole boicottare due giornaliste

NEUCHÂTEL - Il Municipio di Val-de-Ruz, nel cantone di Neuchâtel, vuole boicottare le due giornaliste di L'Express/L'Impartial che hanno riferito dei controlli alcolemici a cui il Comune aveva l'intenzione di sottoporre i propri dipendenti.

La redazione ha ribattuto che "continuerà a informare liberamente i lettori sull'attualità della valle".

L'esecutivo rimprovera principalmente alle due redattrici di aver affermato nei loro articoli e commenti del 23 e 26 maggio che l'autore dell'iniziativa dei test alcolemici è il municipale Claude-Henri Schaller, responsabile delle risorse umane.

L'elaborazione e l'approvazione del decreto sono entrambi atti approvati dall'intero esecutivo, puntualizza oggi il Municipio, deplorando il fatto che sia stato "preso di mira" soltanto un suo membro.

Il Municipio annuncia che rifiuterà d'ora in poi di rispondere alle richieste delle due giornaliste. La corrispondente nella Val-de-Ruz e la vice caporedattrice del giornale neocastellano saranno "personae non gratae" agli avvenimenti organizzati per i media. Istruzioni in questo senso sono state trasmesse ai quadri dell'amministrazione.

Claude-Henri Schaller "si faceva meno scrupoli quando rispondeva ampiamente alle domande sullo stesso tema poste dai colleghi della RTS il 21 maggio scorso", osserva il caporedattore di L'Express/L'Impartial, Nicolas Willemin. La redazione - assicura - "non terrà conto della decisione arbitraria dell'esecutivo di Val-de-Ruz e continuerà ad informare liberamente i lettori su ciò che accade nella valle".

L'esistenza del decreto che prevedeva di sottoporre i dipendenti comunali a controlli a sorpresa dell'alcolemia - un fatto di cui è stata data notizia il 21 maggio - ha provocato l'indignazione del personale e del Sindacato dei servizi pubblici. La scorsa settimana il Comune ha annunciato di aver sospeso l'applicazione del provvedimento, in attesa di una presa di posizione del preposto alla protezione dei dati e alla trasparenza.

In una presa di posizione, l'organizzazione professionale dei giornalisti impressum condanna il boicottaggio "aberrante", che "calpesta la libertà di stampa". L'associazione dei media privati romandi Médias Suisses, dal canto suo, denuncia una "manovra anticostituzionale", contraria alla libertà di stampa e di informazione. L'associazione esorta il Municipio a tornare sulla sua decisione.

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