Cerca e trova immobili

SVIZZERAMucca pazza, pieno successo dopo 25 anni di lotta

29.05.15 - 08:48
L’Organizzazione mondiale per la salute animale ha di nuovo inserito la Svizzera nella categoria dei Paesi più sicuri
Mucca pazza, pieno successo dopo 25 anni di lotta
L’Organizzazione mondiale per la salute animale ha di nuovo inserito la Svizzera nella categoria dei Paesi più sicuri

BERNA - Esattamente 25 anni dopo la comparsa del primo caso di mucca pazza, l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) ha di nuovo inserito la Svizzera nella categoria dei Paesi più sicuri attribuendole lo stato sanitario più elevato di questa malattia. Questa decisione premia la Svizzera per i successi ottenuti nella lotta contro l'Encefalopatia spongiforme bovina (BSE) attraverso gli anni.

Per il Servizio veterinario e il settore svizzero della carne la decisione dell'OIE rappresenta una pietra miliare nella lotta contro la BSE. Anche se in futuro non sarà possibile escludere casi isolati, la modifica della qualifica sanitaria è un riconoscimento degli sforzi profusi dalla Svizzera negli ultimi 25 anni per contrastare la BSE. Il cambiamento della qualifica sanitaria da «controlled BSE risk» (rischio di BSE controllato ) a «negligible BSE risk» (rischio di BSE trascurabile) significa soprattutto agevolazioni per le esportazioni.

Hans Wyss, il direttore dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), ha ricevuto il certificato della qualifica sanitaria in quanto delegato svizzero in occasione dell'83a Assemblea generale dell'OIE che si è tenuta a Parigi dal 24 al 29 maggio.

Gli sforzi della Svizzera si concentrano sulle misure adottate sin dal 1990 per, da una parte, arginare la diffusione della BSE in quanto epizoozia e, dall'altra, evitare la trasmissione della malattia dagli animali agli esseri umani. Le più importanti misure sono il divieto di foraggiamento degli animali da reddito con farine animali e la rimozione del materiale a rischio specifico (cervello e midollo spinale) dalla catena alimentare. Le misure hanno portato i frutti sperati: in Svizzera finora nessun essere umano ha contratto la nuova variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob provocata dalla BSE. Nel contempo, il numero di animali malati è diminuito costantemente negli ultimi anni. Da due anni non sono stati diagnosticati nuovi casi.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE