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LUGANO"La Svizzera, l'ultimo rifugio per criminali e corrotti"

28.05.15 - 18:46
Per il nostro paese, preso di mira dalla stampa internazionale per il caso corruzione alla Fifa, lo sport rappresenta un business miliardario
"La Svizzera, l'ultimo rifugio per criminali e corrotti"
Per il nostro paese, preso di mira dalla stampa internazionale per il caso corruzione alla Fifa, lo sport rappresenta un business miliardario

LUGANO - Il francese è elegante, l'italiano è traditore e il tedesco pignolo. I luoghi comuni sono duri a morire, ma fanno parte di una necessità innata dell'uomo di semplificare la sua visione del mondo. "E gli svizzeri?" si chiedeva ieri il Tages-Anzeiger alla luce dello scandalo corruzione della Fifa. Generalmente vengono visti come "lestofanti discreti e avidi, dei bancari vestiti bene. E alle volte xenofobi e antipatici". Quando il "New York Times" mercoledì mattina ha riferito degli arresti degli alti funzionari della FIFA, avvenuti nel lussuosissimo albergo "Baur au Lac", non ha mancato di infarcire il succulento scoop con un pregiudizio antico: "La Svizzera, l'ultimo rifugio dei criminali e dei corrotti. Così è stato durante gli anni in cui il segreto bancario ha schermato il denaro sporco proveniente da tutto il mondo".

La tedesca ARD, in un suo documentario ha aggiunto: "la politica svizzera è la mano protettrice della FIFA".

Maurer: "Sport importante anche a livello economico" - Ed ecco che la Svizzera, sempre attenta a difendere la sua buona reputazione di paese preciso, rispettoso delle regole e pulito, viene ancora una volta ferita nell'orgoglio. La stampa tedesca poi, che mai ha simpatizzato per Sepp Blatter, affonda il coltello nella piaga. La Die Zeit usa un certo sarcasmo per descrivere la situazione: "Oh che ironia! Due ore dopo che i poliziotti erano andati a prendere nell'hotel di lusso Baur au Lac una mezza dozzina di funzionari della FIFA, il ministro dello Sport svizzero Uli Maurer, che proprio ieri presentava ai media il programma di promozione dello sport, dichiarava pubblicamente che "lo sport è importante anche a livello economico".

Grande business per la Svizzera - Certo, lo sport è un grande business. E lo è sempre di più. Dove c'è sport ci sono tanti soldi. E in Svizzera il settore è in forte espansione. Non tanto in termini di superfici destinate alle varie discipline sportive, ma in termini di addetti. Soltanto a Losanna e dintorni, dove da 100 anni trova sede il Comitato Olimpico Internazionale, dall'inizio del 2000 il numero di associazioni e di organizzazioni sportive è più che raddoppiato. Dalla Uefa alle associazioni di golf fino al bowling sono moltissime quelle che hanno tutte sede sul lago di Ginevra. Sono 65 le associazioni internazionali sportive che trovano sede in Svizzera. E non è un caso: da noi vengono coccolate e riverite. A Losanna, per esempio, nei primi due anni non devono pagare nemmeno un centesimo di affitto. Ma non solo. Le associazioni sportive, come riferisce la Die Zeit, non pagano imposte e hanno un rapporto privilegiato con la Confederazione. Stratagemmi che funzionano e che rendono economicamente. Soltanto sul Lago Lemano,grazie alla presenza delle associazioni sportive, sono 550 i milioni di franchi generati e riversati nell'economia, un miliardo in tutta la Svizzera.

FIFA coccolata a Zurigo - I funzionari sportivi ricevono salari di tutto rispetto, pagano le tasse, le associazioni investono nelle loro sedi, organizzano congressi e seminari, per la gioia di ristoratori e albergatori. Anche gli avvocati, che come osserva la "Die Zeit" nella sua versione online, in Svizzera non mancano, si tagliano la loro fetta di torta, puntando nella specializzazione del diritto sportivo.

A Zurigo la Fifa e si suoi funzionari sono trattati con i guanti. La federazione sportiva internazionale paga soltanto la metà delle aliquote d'imposte che pagano le aziende "ordinarie". Essa è infatti considerata un'associazione. Nel 2014 dalla FIFA sono entrati nelle casse dello Stato 36 milioni di franchi.

La politica svizzera chiamata a reagire - Oggi il mondo della politica svizzera riflette. Qualcosa cambierà anche da noi per quanto riguarda il diritto penale sulla corruzione. Emblematiche le parole del Consigliere nazionale UDC Roland Büchel, uno dei pochi borghesi critici nei confronti della Fifa, ha dichiarato al Tages-Anzeiger: "Oggi i tassisti a Londra e le donne delle pulizie a New York non parlano della nuova pettinatura di Ronaldo. Oggi parlano dei funzionari corrotti in Svizzera".

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