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A Ginevra mancherebbero bagni pubblici. Soprattutto l'estate, l'odore, a causa dei "bisogni" fatti in strada, sarebbe insopportabile
GINEVRA - Ginevra d'estate è serate al lago, tramonti sul Giura e ... puzza di pipì. A segnalare l'annoso problema è una mozione del Partito Socialista che, di fatto, cerca di proteggere l'immagine pulita della città di Calvino.
Perché? Le mura del centro storico, a quanto pare, sono diventate un luogo dove in molti scaricano la propria vescica. Con l'arrivo del caldo, però, l'odore diventa insopportabile; danneggiando in particolar modo chi in quelle zone ci vive. "Alcuni quartieri sono particolarmente colpiti da questo problema", spiega Jannick Frigenti Empana.
La consigliera comunale ha voluto così interrogare le Autorità sull'argomento. Per lei, la soluzione è ovvia: c'è bisogno di più bagni pubblici, fissi o mobili, soprattutto nei periodi di maggior affluenza. Perché nonostante 974 ammende comminate dalla polizia lo scorso anno - che hanno raggiunto anche i 150 fr. - l'apparato repressivo non è stato sufficiente. "Ci sono luoghi piacevoli dove non si trova nemmeno una tolette", spiega la socialista.
Un'altra area è in fase di studio: una vernice idrorepellente che rinvia, letteralmente, la pipì sulle scarpe di chi la sta facendo. Ad Amburgo, in Germania, è già una realtà. Una zona particolarmente colpita dal problema, nel movimentato quartiere di Sankt Pauli, è stata ricoperta di questa speciale vernice. Il risultato, impressionante, ha ispirato la socialista.
Dal Municipio non commentano la mozione, ma spiegano che una ventina di WC sono stati o saranno presto rinnovati.
