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BERNACollezione Gurlitt, per ora il Kunstmuseum ci perde

22.05.15 - 14:26
Collezione Gurlitt, per ora il Kunstmuseum ci perde

BERNA - È per ora un affare in perdita la preziosa collezione Gurlitt per il Kunstmuseum di Berna, designato dal defunto proprietario come unico erede. Il museo d'arte ha chiuso l'esercizio 2014 con un deficit di circa 530'000 franchi, a causa dei costosi chiarimenti storici e giuridici avviati per poter decidere sull'accettazione avvenuta lo scorso novembre.

Il museo può coprire il disavanzo con le riserve, ha dichiarato all'ats il direttore Matthias Frehner, confermando informazioni pubblicate oggi dalla "Berner Zeitung".

Secondo il bilancio annuale appena pubblicato il Kunstmuseum ha dovuto sborsare 830'000 franchi per i chiarimenti durati parecchi mesi su vantaggi e rischi dell'accettazione della preziosa collezione, che dopo il ritrovamento era stata subito battezzata dai media "il tesoro di Hitler" per il sospetto che fosse costituito da capolavori razziati dai nazisti. Invece di un'eccedenza di circa 300'000 franchi risulta così nel consuntivo un buco di 530'000 franchi.

La direzione del museo giustifica gli alti costi "nell'interesse della trasparenza" e prevede che l'accettazione del lascito avrà nei prossimi anni effetti finanziari positivi.

La collezione era stata sequestrata il 28 febbraio 2012 in un vecchio appartamento di Monaco di Baviera su ordine della Procura di Augusta (Augsburg) ed è stata lasciata in eredità esclusiva all'istituto bernese dal suo proprietario Cornelius Gullitt, morto nel capoluogo bavarese il 6 maggio 2014 a 81 anni.

Il tesoro artistico era stato valutato nel 2013 a oltre un miliardo di franchi da vari organi di stampa. Diversi mercanti d'arte hanno però espresso forti dubbi e fornito stime assai più basse.

Tra le circa 1500 opere ci sono dipinti di Marc Chagall, Max Beckmann, Franz Marc, Pablo Picasso, Henri Matisse. I dipinti furono raccolti dal padre di Gurlitt, Hildebrand, critico d'arte nonché mercante, morto nel 1956, che dopo il 1933 fece affari con i nazisti.

Il museo non può ancora ospitare i quadri perché una cugina di Cornelius Gurlitt, Uta Werner, ha contestato il testamento. Il tribunale di Monaco ne ha confermato la validità ma la causa non è ancora stata giudicata in appello. Oltre 500 opere sono state inoltre identificate da una speciale task force istituita in Germania come sequestrate durante il nazismo perché considerate "arte degenerata" e sono ancora in corso azioni legali per la restituzione ai legittimi proprietari.

Secondo quanto è stato indicato alla conferenza stampa annuale tenuta lo scorso gennaio, nel 2014 hanno visitato il Kunstmuseum di Berna 110'600 persone, circa 6000 in più dell'anno prima.

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