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BERNAGuardie confine, "il personale amministrativo non va diminuito"

21.05.15 - 13:25
Il Consiglio federale risponde così ad un'interpellanza del consigliere nazionale Marco Romano (PPD/TI)
Guardie confine, "il personale amministrativo non va diminuito"
Il Consiglio federale risponde così ad un'interpellanza del consigliere nazionale Marco Romano (PPD/TI)

BERNA - Diminuire le risorse al Comando centrale delle Guardie di confine a Berna, per rafforzare il personale impiegato alle frontiere non è un opzione percorribile. Lo indica il Consiglio federale nella sua risposta ad un'interpellanza del consigliere nazionale Marco Romano (PPD/TI).

Quest'ultimo si è detto preoccupato per l'importante crescita delle unità impiegate in compiti amministrativi, sia a Berna che nei comandi regionali, "a discapito dell'operatività sul terreno".

Un'evoluzione che non piace al ticinese, tenuto conto dei compiti sempre più gravosi, quali la gestione dell'afflusso di migranti e la criminalità transfrontaliera", che incombono alle guardie di confine, corpo già in deficit di effettivi, specie nelle regioni di confine.

Nella sua risposta, il governo rammenta di aver già proceduto a snellire l'amministrazione, eliminando un intero livello gerarchico e riducendo il numero di stati maggiori (da 21 a 7). Tuttavia, l'aumento di persone al Comando centrale ubicato nella capitale federale - da 75 unità a tempo pieno (FTE) nel 2007 a 112 nel 2015 pari al 5,5% del totale (2017 FTE) - risponde a esigenze reali, secondo il Consiglio federale.

Negli ultimi anni, indica l'esecutivo nella sua risposta, con la partecipazione a Schengen sono stati assegnati nuovi compiti e obblighi al Corpo delle guardie di confine (Cgcf) "che hanno richiesto un maggiore sostegno alla condotta nonché comportato spese di supporto e di esercizio decisamente più elevate".

Per stare al passo con gli sviluppi in atto nei settori della tecnica e della cooperazione internazionale, "il comando del Cgcf ha dunque dovuto creare nuove funzioni di specialisti, ad esempio per il controllo di dati biometrici".

Inoltre, per migliorare la collaborazione e lo scambio di informazioni con i partner nazionali e internazionali è stato necessario impiegare ufficiali di collegamento (presso Europol, Frontex, polizia federale tedesca, Segreteria di Stato della migrazione, fedpol e presso gli aeroporti di Stati terzi).

Insomma, per il governo "non vi è alcun margine di manovra che consenta di diminuire le risorse nel comando del Cgcf né a breve né a medio termine, senza compromettere le necessarie funzioni di sostegno e coordinamento".

ats

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