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Per le altre fasce d'età, invece, la cifra è in calo. Quali le ragioni di questo fenomeno?
BERNA - Sono in forte aumento gli incidenti stradali provocati da conducenti che superano i 70 anni di età. Lo rivelano i domenicali Le Matin Dimanche e SonntagsZeitung, che hanno analizzato circa 210mila sinistri registrati dai vari corpi di polizia svizzeri negli ultimi quattro anni.
Nel 2014 sono stati 4500 gli incidenti causati da anziani, con un aumento del 12% rispetto al 2011. L'incremento è imputabile in parte al più alto numero di conducenti anziani, ma non si sposa con il calo del numero degli incidenti per le altre classi d'età. Nello stesso periodo, ad esempio, gli under 25 hanno provocato il 16% d'incidenti in meno.
In molti casi gli anziani che provocano incidenti coinvolgono anche altri utenti della strada. Il numero di persone uccise o ferite gravemente da un conducente 'senior' è passato dai 245 del 2011 ai 294 del 2014. Da una parte, quindi, ci sono i giovani conducenti che sono destinatari di campagne di prevenzione e vengono monitorati severamente. Dall'altra ci sono i guidatori anziani, per i quali "è obbligatorio solo un controllo medico dai 70 anni", da ripetersi ogni due anni, come spiega Uwe Ewert, specialista dell'Ufficio della prevenzione degli incidenti.
La serietà di questi controlli medici è fondamentale, indicano gli esperti: "Si stima che ogni anno 16mila detentori di una licenza di condurre sono colpiti da demenza", afferma il professor Rolf Seeger, medico del traffico all'Università di Zurigo. Ciò causa errori alla guida che possono provocare incidenti, senza contare l'appannamento dei riflessi, naturale conseguenza dell'età che avanza. Eppure alcuni medici di famiglia, per non compromettere il rapporto di fiducia con i propri pazienti, stilano certificati compiacenti, ipotizzano i domenicali.
Il problema è sentito anche da varie autorità locali: a Neuchâtel, per esempio, il Cantone offre un buono da 200 franchi per l'acquisto di un abbonamento generale FFS per chi rinuncia alla patente. Insieme ad altre misure, c'è poi l'autovalutazione. "Esistono dei questionari che gli anziani possono compilare, e che permettono di prendere coscienza dei problemi", aggiunge Ewert.
