Cerca e trova immobili

ARGOVIAPubblica sul web video erotico della ex, assolto. Scoppia la polemica

24.04.15 - 22:55
Assolto un uomo che aveva pubblicato sul web un video erotico della ex fidanzata. Doris Fiala (PLR): "Sentenza assurda"
Pubblica sul web video erotico della ex, assolto. Scoppia la polemica
Assolto un uomo che aveva pubblicato sul web un video erotico della ex fidanzata. Doris Fiala (PLR): "Sentenza assurda"

AARAU - Non ha mancato di sollevare interrogativi la sentenza di ieri, giovedì 23 aprile, del tribunale distrettuale di Lenzburg, in Argovia. Il caso riguarda il processo nei confronti di François*, un uomo di origini francesi che, dopo la separazione dalla sua ex compagna, una 47enne tedesca, ha pubblicato video erotici privati della donna su Facebook. Ma non solo. L'uomo ha aperto un nuovo profilo, il cui link è stato spedito poi ad amici e parenti.

La sentenza - François, accusato di stalking e di trattamento illecito di dati personali senza il consenso della persona interessata, è stato condannato ad una pena pecuniaria di 60mila franchi sospesi con la condizionale e a una multa di 10mila franchi per stalking, ma assolto per quanto riguarda il secondo reato. Il tribunale, si legge su 20min.ch, si è così espresso: "La pornografia di per sè non è da ritenere lesiva dell'onore e la condotta dell'imputato potrebbe essere considerata, nel diritto civile, indubbiamente lesiva nei confronti della persona, ma è incerto che essa sia da considerare rilevante a livello penale".

Le reazioni

Doris Fiala: "Sentenza assurda" - La consigliera nazionale liberale radicale Doris Fiala ha dichiarato a 20min.ch che "sentenze come queste sono assurde: da una parte incoraggiano i delinquenti e dall'altra umiliano le vittime". Fiala sostiene che la sentenza di oggi dimostra la necessità di impegnarsi affinché vengano colmate lacune legislative in materia di tutela delle vittime di trattamento illecito di dati personali sul web.

Mirjam della Betta: "Trauma profondissimo per le vittime" - Mirjam della Betta, che si occupa di sostenere e tutelare le donne che hanno subito e subiscono violenze a sfondo sessuale a Zurigo, ha raccontato quanto sia scioccante finire sul web in quel modo: "E' un trauma profondissimo per loro, si sentono umiliate".

E quando succedono questi casi Della Betta spiega alle vittime quali sono le possibilità, ma anche i rischi di una denuncia penale: "Fondamentalmente noi sosteniamo le donne che vogliono adire alle vie legali in queste situazioni. Le avvertiamo anche sulle possibili archiviazioni dei casi per non luogo a procedere o assoluzioni".

"Non esistono articoli specifici" - L'avvocato Regula Bärtschi, specializzata nei casi di stalking, ha affermato sempre a 20min.ch, che "non esistono articoli di legge specifici che vietino la pubblicazione non autorizzata di immagini a contenuto erotico". Anche nel caso di lesione personale dolosa, contro cui può scattare la denuncia, bisogna sempre valutare i costi.

Secondo Bärtschi, in casi come quelli di Lenzburg, il giudice penale può tenere in considerazione l'articolo di legge che punisce "la lesione della personalità attraverso la violazione del segreto e della sfera privata con l'ausilio di apparecchi di registrazione".

In Inghilterra e Galles legge contro la "vendetta porno" sul web - Contrariamente ad altri paesi, come l'Inghilterra o il Galles, dove da pochi giorni è entrata in vigore una legge che vieta le cosiddette "vendette porno", in Svizzera si è ancora sprovvisti di uno strumento legislativo simile. Nei paesi del Regno Unito citati chi pubblica video in cui viene violata la privacy di una persona senza autorizzazione rischia fino a due anni di carcere. A San Diego, negli Stati Uniti, un gestore di un sito web specializzato nella pubblicazione di video di vendetta con contenuti erotici è stato condannato a 18 anni di prigione.

Ora la speranza di Della Betta e di Fiala è che si intervenga al più presto per colmare questa lacuna legislativa. "Sono favorevole alla libertà e alla responsabilizzazione degli individui nel loro rapporto con il mondo digitale, ma quando si verificano questi abusi, i trasgressori devono essere puniti".

* pseudonimo

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE