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LOSANNA - Diverse personalità elvetiche si sono espresse oggi a Losanna contro l'abbattimento di migliaia di ulivi malati nel Salento (Puglia), definito un'"assurdità". Secondo loro devono essere valutate misure alternative.
Per combattere l'epidemia provocata negli ulivi secolari dall'epidemia del batterio xylella fastidiosa - noto da tempo in California - è auspicato un abbattimento volto a creare un cordone sanitario di 50 km2, in modo da arginare la propagazione della malattia al resto delle coltivazioni.
"Non ha senso" ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa Brigitte Mauch-Mani, fitopatologa dell'Università di Neuchâtel. Sradicare senza discriminazione gli alberi malati e quelli sani in simili proporzioni non è un buon metodo. Il batterio veicolato dagli insetti si trasferirà su altri vegetali. "Bisognerà dunque distruggere tutto in questa regione", rileva la specialista.
Lo sradicamento massiccio degli uliveti e il riversamento di tonnellate di pesticidi provocherà un disastro, ha affermato dal canto suo l'ex consigliere di Stato neocastellano e agricoltore, Fernand Cuche. Una simile eventualità costituirebbe pure un "incubo economico" secondo Salvatore Bevilacqua, antropologo dell'alimentazione presso il CHUV.
Brigitte Mauch-Mani auspica una lotta contro la malattia sull'esempio di quanto intrapreso in California, dove l'abbattimento degli alberi malati è molto selettivo e accompagnato da altre misure.
Data la minaccia costituita dalla xylella per gli agrumi e i vigneti europei, la Commissione UE raccomanda di sradicare tutti gli ulivi e gli altri alberi attaccati nel Salento, e soprattutto nella provincia di Lecce.
