Cerca e trova immobili

TUNISIA / SVIZZERALa Svizzera sostiene il rientro dei migranti tunisini con E-Mentoring

24.03.15 - 14:52
La Svizzera sostiene il rientro dei migranti tunisini con E-Mentoring

TUNISI - Venti giovani migranti tunisini hanno potuto fare un "rientro dignitoso" nel loro paese grazie al progetto pilota E-Mentoring coordinato tra la Svizzera e la Tunisia, ha affermato il consigliere nazionale Ueli Leuenberger (Verdi/GE) nonché coordinatore del programma che si prefigge di sostenere i migranti finiti su un brutta strada. La fase pilota, avvenuta tra luglio 2013 e fine 2014, è stata attuata dalla Fondazione Svizzera del Servizio Sociale Internazionale (SSI) e finanziata in gran parte dalla Confederazione.

Sei mesi fa Mohamed Ali Sassi è ritornato in Tunisia. Grazie ad E-Mentoring ha potuto costruire un autolavaggio ecologico. I suoi clienti sono privati, autoconcessionari e autonoleggi. Attualmente il giovane imprenditore può vivere grazie alla propria azienda e ha dei dipendenti. "Inizio ad essere conosciuto", afferma in una conversazione con l'ats.

Durante i 18 mesi della fase pilota al progetto hanno partecipato 20 giovani uomini che hanno vissuto in Svizzera per una durata tra i 2 e i 10 anni. Alcuni di essi sopravvivevano grazie alla microcriminalità, altri avevano trascorso diversi mesi in prigione per aver viaggiato ripetutamente senza biglietto con i trasporti pubblici.

"Un soggiorno in prigione costa 400 franchi al giorno", ha affermato Leuenberger, che partecipa a Tunisi al Forum Sociale Mondiale. "Questo denaro viene impiegato meglio nel progetto di rientro."

Nell'arco di tre mesi, in un foyer di Ginevra, i partecipanti hanno elaborato un progetto per una piccola impresa da avviare in Tunisia. Tra le idee figuravano l'autolavaggio, un'impresa di montaggio di pannelli solari, un negozio di alimentari e un allevamento di pecore.

Migliori condizioni di vita e responsabilità - L'obiettivo consisteva nel dare un'immediata sensazione di miglioramento delle condizioni di vita, ha affermato Leuenberger. A questo scopo ai partecipanti è stato dato un tetto, dei pasti e una "paghetta". In cambio gli uomini hanno assunto diverse responsabilità all'interno del foyer.

Un primo gruppo di nove persone è tornato in Tunisia nel luglio del 2013, gli undici rimanenti sei mesi dopo. Tutti i partecipanti si sono impegnati finanziariamente nel proprio progetto.

Per il finanziamento in Tunisia è stato possibile coinvolgere la Banque Tunisienne de Solidarité (BTS). I giovani uomini hanno ricevuto un microcredito tra gli 8'000 e 25’000 frachi. Un coordinatore sul posto ha inoltre accompagnato i progetti.

Il costo della fase pilota di E-Mentoring è ammontato a 486’000 franchi: 370'000 dei quali finanziati dallo Stato (Sviluppo e cooperazione 320’000 franchi e Segreteria di Stato della migrazione SEM 50’000 franchi), il resto da organizzazioni private e dalla città e dal canton Ginevra.

Il proseguo di E-Mentoring non è ancora garantito finanziariamente. "Stiamo cercando di convincere le autorità che continuare il progetto sia sensato e necessario", conclude Leuenberger.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE