Si tratta di un effetto dell'abbandono della soglia di cambio minima tra franco ed euro. Schneider-Ammann minimizza
BERNA - A fine febbraio in Svizzera erano interessate dalla disoccupazione parziale 10'000 persone, il doppio rispetto al mese precedente, secondo quanto indicato oggi dal consigliere federale Johann Schneider-Ammann alla radiotelevisione romanda RTS. Egli ritiene tuttavia che lo shock attuale seguito all'abbandono della soglia di cambio minima tra franco ed euro a metà gennaio sia molto meno forte del previsto e pure della precedente crisi del franco forte.
Rispetto ad allora le cifre della disoccupazione parziale sono modeste, ha affermato il ministro dell'economia. Esse erano sette volte più elevate nel luglio-agosto 2011 - ossia poco prima dell'introduzione della soglia minima di 1.20 franchi - che nel gennaio-febbraio 2015.
Secondo le ultime cifre della Segreteria di stato dell'economia (SECO), a fine febbraio le aziende che avevano fatto richiesta di disoccupazione parziale erano 600, contro 211 due mesi prima. A fine 2014 erano colpite 2'081 persone.