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VAUDRicostruita la storia genetica della lebbra

23.03.15 - 20:18
Ricostruita la storia genetica della lebbra

LOSANNA - Una sola malattia - la lebbra -, due batteri e un antenato comune, vecchio di 13,9 milioni di anni. Sono i protagonisti del viaggio nel passato affrontato da un team di scienziati svizzeri che ha seguito le tracce genetiche lasciate dai due germi collegati alla malattia, fino alle loro origini. Tutto nasce da un primo traguardo: gli esperti del Politecnico federale di Losanna (Epfl) hanno analizzato per la prima volta il genoma completo del batterio meno noto. Fino a poco tempo fa infatti si attribuiva la lebbra a un singolo agente infettivo, il mycobacterium leprae. Poi i riflettori si sono accesi anche su un suo "parente stretto": il mycobacterium lepromatosis che si sospetta possa causare una forma rara ma grave.

Nel 2008 uno studio ha provato il legame con la cosiddetta "lebbra lepromatosa diffusa" osservata in Messico e nei Caraibi, si legge in una nota diffusa oggi dal Politecnico. Ora gli scienziati di Losanna, nel lavoro pubblicato sulla rivista specializzata "Pnas", hanno comparato i Dna e rivelato l'origine e la storia evolutiva di entrambi i batteri, fornendo nuove informazioni sulla loro biologia, con possibili ricadute nella caccia a nuovi trattamenti contro una malattia che resta endemica in molti Paesi in via di sviluppo.

Per avviare l'analisi gli esperti hanno usato un campione di pelle infetta prelevato da un paziente messicano per ricavare il materiale genetico del batterio meno noto, isolarlo, sequenziarlo e leggerlo. Poi, con la sequenza completa in mano, è scattato il confronto con il Dna del "collega" più attivo (diffuso un po' ovunque secondo l'analisi di 200 campioni di pelle di pazienti asiatici, africani e americani).

Gli scienziati hanno scoperto che le due specie di batteri sono strettamente correlate. Andando indietro nel tempo, l'analisi genomica comparativa ha mostrato che si sono differenziate 13,9 milioni di anni fa da un antenato comune con una struttura genomica e probabilmente uno "stile di vita" simili. Il papà dei due batteri è rimasto vittima di un processo noto come decadimento del gene fino a scomparire. Anche le due nuove specie, secondo lo studio, hanno continuato a perdere geni ma da differenti regioni del loro genoma, adottando diversi ruoli biologici e meccanismi per assicurarsi la sopravvivenza.

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