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ZURIGOLo zerbino dei dissapori, quanta libertà sulla porta di casa?

23.03.15 - 06:11
Un inquilino zurighese cambia lo zerbino, ma il padrone di casa gli impone il suo veto. Chi ha ragione?
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Lo zerbino dei dissapori, quanta libertà sulla porta di casa?
Un inquilino zurighese cambia lo zerbino, ma il padrone di casa gli impone il suo veto. Chi ha ragione?

ZURIGO - Tom E.* ha cambiato appartamento da qualche mese, si è trasferito a Oerlikon, ma è già riuscito a suscitare dei dissapori nel condominio. Rumori molesti? Barbecue sul balcone? Macché, è tutta colpa dello zerbino. Quando è arrivato, davanti all’uscio ha trovato uno zerbino bianco e nero. «Lo trovavo fuori moda e troppo sottile», spiega Tom. Soprattutto non era in grado di assorbire la fanghiglia invernale. La soluzione è stata l’acquisto di uno nuovo: in fibra naturale, con setole assorbenti e le sagome nere di Snoopy e Charlie Brown.

Il tappetino, però, ha avuto vita breve. Ben presto la donna delle pulizie gli ha detto che sono tollerati solo gli zerbini forniti dal proprietario, così da non compromettere l’immagine uniforme dello stabile. Il ventottenne ha così contattato l’amministrazione, la risposta è arrivata per iscritto: «I tappeti con setole perdono piccoli ciuffi e non sono adatti per uso interno». Tom non comprende la decisione: «Il mio tappeto non perde setole, la fanghiglia che cola dalle stuoiette sottili è molto più inquietante». Ma non ha potuto fare altro che accettare e regalare il suo zerbino di Snoopy.

Ma cosa dice la legge? Secondo Pavlo Stahakis, avvocato dell’Associazione svizzera dei proprietari fondiari, il padrone di casa ha ragione: «Lui può imporre delle regole su ciò che viene messo negli spazi comuni». Nel caso particolare, aggiunge, sarebbe stato opportuno chiedere prima. Per l’associazione inquilini zurighese, invece, si tratta di un caso limite, spiega il portavoce Walter Angst: «Soprattutto se il vecchio zerbino non è funzionale».

* nome noto alla redazione 

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