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Chi li assumerà dovrà accertarsi delle conoscenze linguistiche, ma non sarà punito se sbaglia
BERNA - In futuro, chiunque assumerà un medico dovrà accertarsi che disponga delle competenze linguistiche necessarie, ma non rischierà una multa se tralascerà di eseguire tale verifica. È la soluzione proposta dalla conferenza di conciliazione che si è adeguata alla versione del Consiglio degli Stati in merito alle legge sulle professioni mediche. Dopo il sì scontato della Camera dei cantoni, anche il Nazionale ha approvato il compromesso. Il dossier è quindi pronto per le votazioni finali.
Stando ai due rami del parlamento, un medico deve essere in grado di dialogare senza problemi con i pazienti. Le due camere erano tuttavia in disaccordo su come applicare questo principio.
La Camera del popolo voleva che i dottori fossero in grado di esprimersi almeno in una lingua nazionale per potersi iscrivere nel registro nazionale delle professioni. Di fronte all'inflessibilità degli Stati su questo aspetto, il Nazionale ha preferito cedere per evitare un eventuale fallimento del progetto.
Il datore di lavoro sarà quindi tenuto a verificare le conoscenze linguistiche dei nuovi assunti. Spetterà al Consiglio federale stabilire le modalità di applicazione ed autorizzare eventuali eccezioni.
Il Nazionale avrebbe voluto anche punire i datori di lavoro lassisti. Con la soluzione uscita dalla conferenza di conciliazione, solo coloro che impiegano personale non iscritto nel registro delle professioni potranno essere sanzionati.
