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ZURIGOColloquio con sorpresa: “Sono cinque franchi per il succo d’arancia”

04.03.15 - 06:07
Alla fine di un colloquio di lavoro si vede presentare il conto della bibita che le era stata offerta
Colloquio con sorpresa: “Sono cinque franchi per il succo d’arancia”
Alla fine di un colloquio di lavoro si vede presentare il conto della bibita che le era stata offerta

ZURIGO - A.L.* ha 23 anni, vede l’annuncio per un posto di lavoro part-time in una stazione di benzina. Così viene invitata per il colloquio proprio dove, se assunta, dovrà lavorare. «Mi ha accolta la gerente – racconta la giovane – e mi ha chiesto se volevo bere qualcosa». Senza pensarci, anche grata della cortesia, ha chiesto un succo d’arancia. «Il colloquio è stato normale. L’incredibile è arrivato dopo». Non appena la gerente si è congedata, una cameriera è arrivata con lo scontrino: «Sono cinque franchi», le ha detto. La ragazza, pur allibita, ha pagato e se n’è andata.

“Non possiamo pagarlo a tutti” - Da noi contattata la gerente conferma i fatti: «Durante un colloquio di lavoro la bevanda deve essere comunque pagata». Il fatto che la bevanda venga “offerta” non vuol dire che non abbia un costo. «Abbiamo moltissimi candidati e li invitiamo volentieri per un colloquio. Non possiamo offrire una bibita gratuita a ciascuno di loro», continua la gerente. Inoltre, spiega la responsabile dell’area di servizio, molti dei candidati non sarebbero realmente alla ricerca di un lavoro.«Sembra comico. Ma per ricevere i sussidi, bisogna fare un certo numero di richieste al mese che vanno firmate. Incontriamo molti di questi casi».

“Fatico a crederci” - L’esperto di risorse umane Matthias Mölleney è allibito. «Non è possibile, fatico a crederci». Ma il problema non è così surreale: in Svizzera esiste la discussione su quali spese siano a carico del canditato e quali a carico del datore. «In Germania è prassi comunque che per un colloquio vengano pagate anche le spese di viaggio».

 

*nome noto alla redazione

 

 

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