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BERNASvizzera fanalino di coda europeo per le zone protette

03.03.15 - 12:06
Soltanto il 6,5% di zone protette in rapporto al territorio della Confederazione
Svizzera fanalino di coda europeo per le zone protette
Soltanto il 6,5% di zone protette in rapporto al territorio della Confederazione

BERNA - In campo ambientale la Svizzera si distingue a livello europeo per un basso consumo di risorse indigene, per emissioni di gas serra contenute e per gli alti tassi di riciclaggio dei rifiuti domestici. Il bilancio è invece negativo per quanto riguarda la biodiversità, con soltanto il 6,5% di zone protette in rapporto al territorio della Confederazione.

In base a un'analisi comparativa sullo stato di salute dell'ambiente, pubblicato oggi dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), la Svizzera è il fanalino di coda per quanto riguarda le zone protette.

Sui 38 paesi presi in considerazione, quello con più superfici protette è la Slovenia (oltre il 50% del territorio nazionale). Paesi come Bulgaria, Croazia, Germania e Grecia hanno messo sotto protezione più del 30% del loro territorio.

Questo aspetto del rapporto evidenzia che la Svizzera non è, come molti pensano, un paese da prendere sempre a modello, scrivono in una nota le organizzazioni ambientaliste ASPU/BirdLife, Pro Natura e WWF Svizzera.

Le tre organizzazioni ambientaliste esortano perciò il Consiglio federale a prendere misure per meglio protegge le nostre basi di vita e la natura. L'obiettivo deve essere un piano d'azione sulla biodiversità da realizzare in tempi brevi.

Il maxirapporto dell'AEA, intitolato "L'ambiente in Europa - Stato e prospettive nel 2015", tiene conto anche di molti altri argomenti. La Svizzera si distingue per un basso consumo di risorse indigene in rapporto all'elevato prodotto lordo, come pure per un livello pro capite di emissioni di gas serra fra i più bassi del continente, scrive in una nota l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM).

Questi risultati positivi sono riconducibili in parte ai progressi compiuti a livello nazionale, ma sono anche legati alla forte importazione di beni e prodotti. In altre parole si può dire che l'impatto ambientale della Svizzera grava per lo più sui paesi esteri.

La Svizzera figura inoltre fra i paesi più virtuosi in materia di riciclaggio dei rifiuti domestici, per quanto riguarda le concentrazioni di fosforo nelle acque, come pure per la riduzione degli inquinanti atmosferici.

Nel suo rapporto, l'AEA chiede cambiamenti radicali nei sistemi di produzione e consumo per poter affrontare le crescenti sfide ambientali. Il Consiglio federale - scrive ancora l'UFAM - persegue un orientamento simile e promuove un uso sostenibile delle risorse e la creazione di un'economia verde.

 

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