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BERNAAppalti informatici della Confederazione, rinvio a giudizio per tre persone

01.03.15 - 17:14
Riguarda le commesse per il fallito progetto di ristrutturazione informatica denominato "Insieme"
Appalti informatici della Confederazione, rinvio a giudizio per tre persone
Riguarda le commesse per il fallito progetto di ristrutturazione informatica denominato "Insieme"

BERNA - Si è conclusa con un rinvio a giudizio l'inchiesta del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) sulle irregolarità riscontrate nell'Amministrazione federale delle Contribuzioni (AFC) nell'assegnare le commesse per il fallito progetto di ristrutturazione informatica denominato "Insieme". La Procura federale, interpellata oggi dall'ats sull'incriminazione di tre persone riferita dalla "SonntagsZeitung", ha confermato l'invio dell'atto d'accusa lunedì scorso al Tribunale penale federale di Bellinzona. Ha tuttavia rifiutato di entrare nel merito delle accuse, rinviando al TPF la competenza di informare al riguardo.

"Insieme" era stato lanciato nel 2001 e abbandonato nel settembre 2012 dopo aver "bruciato" circa 115 milioni di franchi di soldi pubblici. Esso avrebbe dovuto semplificare il lavoro all'amministrazione federale delle imposte e fornire ai contribuenti un accesso diretto, facile e trasparente ai servizi elettronici dell'AFC.

Secondo il domenicale zurighese, l'MPC ha incriminato un ex capo del servizio informatico dell'AFC e due imprenditori. Il primo è accusato di infedeltà nella gestione pubblica, falsità in atti formati da pubblici ufficiali o funzionari, corruzione passiva e accettazione di vantaggi. A più riprese avrebbe accettato "indebiti vantaggi", sotto forma in particolare di inviti a pranzi e a manifestazioni varie, offerti dai due imprenditori informatici, in cambio di contratti "fuori concorso" nell'ambito di Insieme. I due manager sono accusati di corruzione attiva e concessione di vantaggi.

Secondo le ricerche della "SonntagsZeitung" l'ex capo informatico e uno dei due imprenditori erano stati colleghi di lavoro e amici negli anni Novanta al servizio della Confederazione. Quest'ultimo aveva lasciato il posto nel 2002 per passare al settore privato. Nel 2005 aveva assunto la direzione di una impresa informatica con sede nel canton Zugo, ottenendo subito appalti dall'ex collega nell'ambito del progetto Insieme.

Sempre secondo il domenicale, nel 2008 veniva fondata a Münchenbuchsee, nel canton Berna, una nuova impresa informatica il cui Ceo era a sua volta una vecchia conoscenza del capo informatico e dell'altro imprenditore. Questi avrebbe assunto una partecipazione nella ditta, mentre il capo informatico sarebbe stato coinvolto quale consulente. Subito la nuova impresa avrebbe ricevuto dall'AFC appalti legati al progetto Insieme.

La "SonntagsZeitung" riferisce ancora che il figlio del capo informatico ha fatto dapprima uno stage pratico presso l'azienda di Zugo per poi essere assunto nel 2010 come manager del marketing presso la ditta bernese. In cambio questa avrebbe ancora ottenuto altri appalti, che la Procura federale non è stata però in grado di provare, scrive il domenicale.

Secondo l'MPC la Confederazione avrebbe subìto danni per oltre 100'000 franchi, ma soprattutto - scrive la "SonntagsZeitung" avrebbe di fatto rinunciato al mercato per le sue commesse informatiche nell'ambito di Insieme. I due manager, contattati dal domenicale, "parlano di 'sciocchezze' e 'bagatelle'" rilevando il danno a loro dire "limitato", che sarebbe dovuto alle ore di lavoro pagate molto più delle normali tariffe.

Il 24 gennaio 2012 la ministra delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf aveva ordinato un'inchiesta amministrativa sulle procedure d'acquisto dell'AFC per il programma Insieme. L'indagine si è conclusa con un rapporto del 13 giugno, seguito dalla sospensione del direttore dell'AFC Urs Ursprung e dello stesso capo del servizio informatico. Nel settembre 2012 è stato infine deciso l'abbandono di Insieme.

L'indagine amministrativa ha permesso di appurare che il progetto era stato suddiviso illecitamente in contratti separati, in modo che il valore di ciascuno di essi fosse di poco sotto la soglia che obbliga ad aprire una gara d'appalto secondo le norme dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Anche le regole per la firma dei contratti non sono sempre state rispettate.

Nel maggio 2012 anche la Procura federale si è attivata con un procedimento penale per sospetta infedeltà nella gestione pubblica, ora sfociato nelle tre incriminazioni.

In un rapporto di quasi 400 pagine presentato ai media il 21 novembre 2014, le commissioni parlamentari delle finanze (CdF) e della gestione (CdG) hanno riscontrato carenze nella gestione e nella vigilanza soprattutto ai vertici di allora dell'AFC, ma anche all'interno del Dipartimento federale delle finanze (DFF) e dello stesso Consiglio federale.

 

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