Cerca e trova immobili

SVIZZERAWEF, l'esercito deve restare

25.02.15 - 10:51
La truppa deve continuare a garantire un servizio d'appoggio, indica il Consiglio federale
WEF, l'esercito deve restare
La truppa deve continuare a garantire un servizio d'appoggio, indica il Consiglio federale

BERNA - La truppa dovrebbe continuare a garantire un servizio d'appoggio al Forum economico mondiale (WEF) di Davos anche negli anni a venire. È quanto auspica il Consiglio federale che oggi ha adottato il relativo decreto per il periodo 2016-2018. Ora spetterà al Parlamento dare il proprio avallo, presumibilmente nel corso della sessione estiva o autunnale delle Camere.

Come per le edizioni precedenti, anche in futuro i soldati saranno impiegati in mansioni sussidiarie: protezione di infrastrutture e persone, sorveglianza dello spazio aereo, appoggio logistico, specie nel settore sanitario.

Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) intende far capo a un massimo di 5000 soldati. Conformemente alle disposizioni contenute nella legge militare, tale impegno richiede il via libera delle Camere. La responsabilità operativa spetterà alle autorità civili.

Dopo essersi consultate col DDPS, esse impartiranno per scritto alla truppa assegnata il corrispondente mandato, nel quale saranno disciplinate le competenze, i rapporti di subordinazione, i poteri di polizia dell'esercito e i rapporti di servizio con le autorità civili.

L'edizione 2015 del WEF non ha registrato particolari problemi legati alla sicurezza. Da qualche anno, le manifestazioni anti-WEF denotano una certa stanchezza, accentuatasi quest'anno dopo il ritiro dalla manifestazione di Public Eye, portavoce più importante e perseverante dell'opposizione alla globalizzazione e dei suoi cantori. Nel 2000 e 2001, le proteste avevano toccato l'acme, con violenze a Davos, Landquart (GR) e Zurigo.

Quest'anno, nella località montana sono stati impiegati circa 4500 soldati e numerosi agenti di polizia provenienti da altri cantoni - tra cui il Ticino - venuti nei Grigioni per rafforzare il dispositivo di sicurezza. In merito ai costi, quest'ultimi dovrebbero aggirarsi sugli 8 milioni di franchi, in linea con gli anni passati.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE