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TURGOVIAKreuzlingen lotta contro il franco forte... e chiede consiglio a Chiasso

01.02.15 - 14:26
Viaggio nelle realtà di confine. La prima puntata nella cittadina turgoviese. Il sindaco Andreas Netzle: "Da noi soltanto traffico passivo da tutta la Svizzera tedesca"
Kreuzlingen lotta contro il franco forte... e chiede consiglio a Chiasso
Viaggio nelle realtà di confine. La prima puntata nella cittadina turgoviese. Il sindaco Andreas Netzle: "Da noi soltanto traffico passivo da tutta la Svizzera tedesca"

KREUZLINGEN - Vetrine buie e vuote, merce in liquidazione, strade deserte. No, questa volta non si parla di Chiasso, ma di una cittadina di confine che sta affrontando difficoltà analoghe dovute al franco forte: Kreuzlingen. L'immagine della cittadina turgoviese, veicolata dalla televisione tedesca pubblica ARD in un servizio andato in onda martedì mattina, è desolante. Agli abitanti di Kreuzlingen non resta che assistere inermi all'esodo dei tanti svizzeri che si recano a fare la spesa a Costanza - ormai diventata la capitale del "turismo dell'acquisto". Un dato: la metà del fatturato dei commerci di Costanza è generata grazie agli Svizzeri. Impressionante l'assalto alle sue drogherie e ai suoi supermercati tedeschi da parte della clientela svizzera. Svizzeri che non si fanno troppi sensi di colpa nello spendere i loro soldi all’estero. “Gli svizzeri si lamentano sempre e parlano soltanto degli svantaggi - ha dichiarato uno svizzero tedesco all'interno della drogheria Müller di Costanza - ma non dicono nulla sul fatto che i dettaglianti possono importare materia prima e prodotti dall'estero a prezzi inferiori". Una cliente svizzera, con un bel carrello pieno di merce in un supermercato osserva: "Qui in Germania conviene comprare la carne. Una confezione di carne grigionese in Svizzera la pago 10 franchi all'etto. Qui 2 euro".

"A noi non restano che code e inquinamento da gas di scarico" - Ad Andreas Netzle, classe 1959, sindaco di Kreuzlingen, non resta che osservare lo sviluppo degli eventi. Gli ingorghi sulle strade del suo territorio stanno mettendo a dura prova la pazienza dei suoi cittadini. Non che sulla Chiasso-Lugano non vi sia traffico, ma neppure loro se la passano benissimo. "Nel nostro Comune passano auto provenienti da tutta la Svizzera Tedesca. Per noi tutto ciò significa soltanto code e inquinamento da gas di scarico", ci dice il sindaco.

I tedeschi disertano le pompe di benzina - Tutti verso la Germania. Un traffico passivo che non porta neppure le briciole alla cittadina di confine. E se fino a qualche giorno fa i tedeschi si facevano vedere a Kreuzlingen per fare il pieno di benzina, oggi non ce n'è più manco l'ombra. Analogamente alla fascia di confine italo-ticinese, a Kreuzlingen sono parecchi i distributori ubicati a due passi dalla frontiera. "Da noi, (cittadina di 21.000 abitanti, ndr), ce ne sono una dozzina - ci dice Netzle - A Costanza, che conta 80mila abitanti, ve ne sono tre in tutto". Troppo grande il divario tra Svizzera e Germania: un litro di gasolio costa in Germania 1,109 euro, in Svizzera 1,50 franchi circa.

Sindaco Netzle ottimista - Il sindaco non si lascia scoraggiare. E guarda al futuro con ottimismo: "l'economia svizzera saprà trovare il modo di risollevarsi. Ritengo che sia necessario intensificare le importazioni parallele e fare in modo che l'abbassamento dei prezzi all'importazione si ripercuota positivamente sui consumatori svizzeri". Le immagini passate in onda sul primo canale pubblico tedesco non lo preoccupano. "Dobbiamo relativizzare la situazione. E' vero, ci sono due o tre negozi chiusi, ma le difficoltà dovute al franco forte le riscontriamo ormai già da parecchio tempo. E' da tre anni che conviviamo con questa situazione. Costanza ha tre vantaggi che noi non abbiamo e che rende più difficile la vita ai nostri negozianti: i prezzi bassi dei prodotti, soprattutto i generi alimentari, la restituzione dell'IVA, che permette un ulteriore ribasso del prezzo del prodotto acquistato in Germania del 10-20%, l'euro debole".

La zona 20 km/ h - E pensare che tre anni fa a Kreuzlingen, proprio per combattere contro il pendolarismo degli acquisti, la strada principale dei commerci era stata trasformata in zona semipedonale, detta anche "zona d'incontro", in cui la velocità massima per i veicoli è di 20 km/h e i pedoni hanno la precedenza. Anche questa scelta, comune ormai a moltissimi comuni in Svizzera tedesca, ricorda Chiasso. A Kreuzlingen, però, si è deciso di non pedonalizzare completamente la via, come successo nel comune leonino, dove il traffico è stato deviato, lasciando i commercianti nel deserto. "Un'iniziativa popolare chiedeva di chiudere la strada al traffico, ma la popolazione ha negato questa richiesta. La situazione per i commerci sarebbe diventata ancora più complicata. Il commercio verrebbe penalizzato, visto che molte persone si spostano in auto per fare gli acquisti".

"Mi piacerebbe contattare il sindaco di Chiasso" - Alla fine il sindaco di Kreuzlingen si dimostra interessato a conoscere meglio la nostra realtà, in particolare quella di Chiasso, non tanto per capire come stanno reagendo le autorità leonine alla crisi del franco forte, bensì per un altro fenomeno comune, quello della gestione dell'immigrazione. "Mi piacerebbe contattare il sindaco di Chiasso. A Kreuzlingen abbiamo un centro per richiedenti asilo. Vorrei discutere con lui come affrontano questa realtà".

 


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