Cerca e trova immobili

SVIZZERAStoccaggio di scorie radioattive, ok solo a Giura-est e Zurigo nord-est

30.01.15 - 10:00
La società Nagra ha pubblicato venerdì le sue raccomandazioni
Stoccaggio di scorie radioattive, ok solo a Giura-est e Zurigo nord-est
La società Nagra ha pubblicato venerdì le sue raccomandazioni

ZURIGO - Il Giura orientale e la zona Nord-Est di Zurigo: sono le due regioni proposte dalla Società cooperativa nazionale per l'immagazzinamento di scorie radioattive (Nagra) per situare i depositi per il materiale atomico esausto in strati geologici profondi. Lo ha indicato oggi la Nagra in una conferenza stampa a Berna.

Le due ubicazioni sono state scelte tra le sei - Giura Est (AG), Giura Sud (AG/SO), Lägern Nord (ZH/AG), Südranden (SH), Wellenberg (NW) e Zurigo Nord-Est - emerse nel 2011 nel corso della prima tappa della procedura di selezione, in quanto presentano condizioni più favorevoli sulla base di diversi criteri.

Gli studi compiuti negli ultimi due anni hanno rilevato che in realtà tutti e sei i siti soddisfano le elevate esigenze in materia di geologia e di sicurezza tecnica definite nel piano settoriale. Giura Est e Zurigo Nord-Est, tuttavia, presentano condizioni più favorevoli rispetto alle altre quattro aree di ubicazione. Entrambe sono adatte ad accogliere sia un deposito per scorie debolmente e mediamente radioattive, sia uno per rifiuti altamente radioattivi.

Le due regioni verranno ora esaminate in modo approfondito nel corso della terza tappa della procedura di selezione dei siti. La Nagra avvierà quest'autunno una campagna di misurazioni sismografiche 3D e nei prossimi mesi dovrebbe procedere - se otterrà il via libera del Consiglio federale - a diverse perforazioni di sondaggio.

Per quanto riguarda la costruzione dei depositi, ha precisato la Nagra, le opzioni all'esame nel corso della terza tappa sono quattro: la prima prevede un deposito per scorie debolmente e mediamente radioattive nella regione zurighese e uno per rifiuti altamente radioattivi nel Giura, la seconda lo stoccaggio dei rifiuti più radioattivi a Zurigo Nord-Est e di quelli debolmente radioattivi nel Giura, la terza la costruzione di un unico impianto combinato a Zurigo e la quarta la realizzazione di un deposito di questo tipo nel Giura.

Presente alla conferenza stampa, il presidente del Comitato dei cantoni (AdK), il consigliere di Stato zurighese Markus Kägi (UDC), non ha nascosto la sorpresa di fronte alla decisione della Nagra: "Sono stupito del fatto che siano stati selezionati solo due siti". La scelta delle regioni - ha enfatizzato il democentrista - "deve avvenire solo in nome della sicurezza, non della rapidità o della convenienza economica". I cantoni analizzeranno in dettaglio entro l'estate tutti i criteri considerati dalla Nagra per restringere la sua selezione a solo due ubicazioni.

"Non vi è nulla di definitivo", ha dal canto suo sottolineato il vice direttore dell'Ufficio federale dell'energia Franz Schnider. E Michael Aebersold, responsabile della Sezione smaltimento delle scorie radioattive dell'UFE, ha enfatizzato come tutte le regioni "abbiano e debbano prendere posizione" sulla proposta odierna della Nagra.

I rapporti e le analisi della Nagra verranno verificati dall'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN), dalla Commissione per la sicurezza nucleare (CSN) e da altri organi federali e cantonali. Basandosi sulla verifica delle autorità e sui pareri del Comitato dei Cantoni e delle regioni di ubicazione, l'UFE effettuerà poi una valutazione complessiva delle proposte.

Nel 2016 tutti i rapporti, le perizie e i pareri saranno oggetto di una consultazione pubblica della durata di tre mesi. Sulla base dei risultati il Consiglio federale deciderà poi, a metà del 2017, se approvare le proposte della Nagra.

Verso il 2020 la Nagra effettuerà una scelta provvisoria dei siti e preparerà le richieste per le autorizzazioni di massima per il o i depositi. Seguirà una nuova valutazione da parte delle autorità e una procedura di deposito pubblico delle domande e delle perizie. Il Consiglio federale deciderà non prima del 2027 sul rilascio delle autorizzazioni di massima e tale decisione dovrà essere approvata dal Parlamento e sarà soggetta a referendum facoltativo.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE