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SVIZZERALicenziato via WhatsApp: “Non c’era tempo per un colloquio”

28.01.15 - 06:07
Il rapporto di lavoro viene cessato prima di Natale tramite WhatsApp. Una pratica crudele, ma non vietata
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Licenziato via WhatsApp: “Non c’era tempo per un colloquio”
Il rapporto di lavoro viene cessato prima di Natale tramite WhatsApp. Una pratica crudele, ma non vietata

BERNA - Stefan H. è stato avvertito del proprio licenziamento tramite WhatsApp. Una pratica che, nonostante sia giudicata irrispettosa, è legale.

"Ciao Stefan. Senti, purtroppo ti dobbiamo licenziare a fine anno!". Inizia così il messaggio arrivato sullo smartphone di Stefan H. il 22 dicembre scorso. Il suo datore di lavoro ha pensato di usare la nota applicazione di messaggistica per informarlo della fine del suo contratto di lavoro. "Quello che mi dà più fastidio, è che non mi abbia chiamato o dato un appuntamento", lamenta il giovane. Contattando il suo ex capo,  proprietario di un’azienda di costruzioni di Berna, comprendiamo che è andata proprio così e scopriamo la motivazione del gesto: "È stato un Natale frenetico. Un colloquio prima delle vacanze non sarebbe stato possibile".

Secondo Pepo Hofstetter, portavoce del sindacato Unia, si è trattato di un gesto moralmente riprovevole. "Un licenziamento è un duro colpo. Annunciarlo con tanto cinismo su WhatsApp, è irrispettoso e mostra una mancanza di decenza", commenta Hofstetter.

Ma dal punto legale è possibile? Sì, ci chiarisce Konrad Moor, specialista di diritto del lavoro, anche su WhatsApp è lecito annunciare un licenziamento. Un messaggio di testo può valere in tutto e per tutto come annuncio della cessazione del rapporto di lavoro. "A meno che non sia specificato il contrario sul contratto", aggiunge Moor. Una cosa è certa, neanche lui aveva mai sentito di un licenziamento avvenuto tramite WhatsApp. 

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