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SVIZZERA / AUSTRIADopo i tedeschi, gli austriaci: "Svizzeri scorbutici"

05.01.15 - 09:52
Il direttore dell'ufficio del turismo di Panznaun-Ischgl, Andreas Steibl, ha dichiarato in un'intervista che gli svizzeri non sono accoglienti: "Vogliono soltanto i soldi dei loro ospiti". La replica
Dopo i tedeschi, gli austriaci: "Svizzeri scorbutici"
Il direttore dell'ufficio del turismo di Panznaun-Ischgl, Andreas Steibl, ha dichiarato in un'intervista che gli svizzeri non sono accoglienti: "Vogliono soltanto i soldi dei loro ospiti". La replica
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BERNA - Dopo i tedeschi, gli austriaci. Questa volta è Andreas Steibl, direttore dell’ufficio del turismo di una nota e gettonatissima località invernale tirolese, quella di Paznaun-Ischgl, ad attaccare senza peli sulla lingua la concorrenza svizzera. Sulla “Zentralschweiz am Sonntag” ha criticato lo spirito di accoglienza degli operatori svizzeri: “In fatto di ospitalità non sempre ci siamo”, ha osato dire. E poi, rincarando la dose, ha aggiunto: “Alle volte si ha l’impressione che le località invernali turistiche svizzere vogliano soltanto i soldi dei turisti che ospitano”.

A dire la verità Steibl non ha detto nulla di nuovo. E come ha dichiarato Jürg Schmid, il direttore di Svizzera Turismo, che proprio ieri ha chiesto al Consiglio federale per l'organizzazione che dirige un aumento del finanziamento di quasi 18 milioni in quattro anni, ossia da 222 a 240 milioni, l’accusa di Steibl ricalca un vecchio pregiudizio: “Gli svizzeri non sono più scorbutici degli austriaci, sono semplicemente diversi. Siamo più spigolosi, più diretti, ma in tutti i casi affidabili e competenti”.

Art Furrer, albergatore sul Riederalp, in Vallese, al Blick ha detto pure lui la sua, non tralasciando clichés vecchi quanto la Svizzera: “Steibl non è credibile. Tutti i direttori del turismo portano acqua al loro mulino”. “Gli austriaci sono molto ruffiani. Noi, invece, siamo da sempre diffidenti nei confronti degli sconosciuti. I montanari rompono il ghiaccio se conoscono meglio il loro ospite. Perciò la nostra amicizia è più sincera”.

In un sondaggio riguardante le migliori località sciistiche del 2014 (Best resort Ski 2014, in collaborazione con l'università di Innsbruck) dei cinque paesi alpini, al quale hanno partecipato 48.000 sciatori, il risultato vede la Svizzera primeggiare, davanti all’Italia, all’Austria, alla Francia e alla Germania.

Son ben cinque le località sciistiche svizzere che si trovano nella top ten. In cima alla classfica troviamo la vallesana Zermatt, dopo che, negli anni scorsi, nel 2010 e nel 2012 a primeggiare erano state le austriache Serafus-Fiss-Ladis e Schladming. Per quanto riguarda la categoria rapporto qualità prezzo, troviamo al primo posto la località alto-atesina di Sulden, mentre, per quanto riguarda l'intrattenimento, a svettare è proprio l'austriaca Ischgl, centro europeo imbattibile per quanto riguarda il divertimento après-ski.

La concorrenza è spietata. Ma per il turismo svizzero sono giorni difficili. Venerdì scorso, dopo lo sfottò tedesco (un servizio del telegiornale di ZDF aveva definito il turismo alpino svizzero da "Disneyland"), venerdì l'ambasciatrice americana Suzi Le Vine aveva parlato di "inefficienza" nella calca a cui aveva assistito agli scilift di Adelboden. Jürg Schmid aveva risposto su Twitter: "E' stato il giorno più vivace della stagione. Il resto dell'inverno sarà diverso. Ci ritenti".

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