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A Nendaz e Veysonnaz si scia grazie a uno stratagemma: il manto bianco viene elitrasportato dall'alta montagna fin sulle piste. Per i Verdi è un "vero scandalo"
VEYSONNAZ - Se il cielo non concede la neve, ecco che entra in gioco l'elicottero. I gestori delle piste da sci di Nendaz e Veysonnaz, nel canton Vallese, oggi possono garantire "condizioni d'innevamento eccellenti malgrado il meteo capriccioso di dicembre". Lo possono fare grazie a un elicottero di Air-Glaciers, che porta la neve presa in alta quota fino sulla parte conclusiva delle piste, dove in realtà il manto bianco latita un po'.
La vicenda è raccontata oggi da Le Nouvelliste. "Ci mancava qualche metro di neve per assicurare l'accesso agli impianti", spiegato l'amministratore delegato della società che gestisce gli impianti di risalita nelle due località. La neve prelevata in quota, spiega, serve per completare il tratto finale. "Sono caduti tra i 60 e i 70 centimetri a partire dai 1800 metri, ma in basso non ha praticamente nevicato", aggiunge Jean-Marie Fournier. La decisione è stata presa così da "offrire il migliore prodotto alla clientela, che può accedere con gli sci alla stazione e non si deve accontentare di sciare solo in quota".
I Verdi vallesani sono indignati: il presidente cantonale Jean-Pascal Fournier parla di "un vero scandalo". Un vero e proprio attacco alla sostenibilità, afferma l'esponente ecologista: "Per di più, è idiota se si pensa nell'ottica di una strategia turistica". Sta a noi adattarci ai mutamenti climatici, prosegue, e osserva come le stazioni sciistiche che si trovano a 1500 metri hanno un problema, che nemmeno i cannoni per la neve artificiale possono risolvere, "perché non fa abbastanza freddo per consentire il loro utilizzo".
L'ideatore della trovata, però, minimizza: "Non vedo qualche incidenza ecologica possa avere qualche volo in elicottero".
