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BERNA - L'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) ha dovuto quest'anno decidere 44 volte come autorità di mediazione per far rispettare i principi della legge sulla trasparenza (LTras): è stato sollecitato in 26 casi da parte di giornalisti, in 13 da privati e in 5 da rappresentanti di interessi particolari. Lo rileva un'analisi effettuata dall'associazione Öffentlichkeitsgesetz.ch.
Nel 93% dei dossier avanzati dai media mister dati ha revocato completamente o almeno in parte il no opposto a una richiesta di vedere documenti delle autorità presentata sulla base della normativa vigente. Per il totale dei 44 casi la quota è dell'80%.
A titolo di esempio, l'IFPDT ha invitato cinque volte l'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) a rispettare la LTras. Tre "ammonimenti" a testa sono stati raccolti anche dal Servizio della attività informative della Confederazione e dal Politecnico federale.
L'incaricato federale svolge un ruolo importante, "riportando l'arbitrio di alcuni capiufficio nei binari della realtà giuridica", afferma il presidente di Öffentlichkeitsgesetz.ch Martin Stoll, citato in un comunicato.
Un punto critico rimane comunque rappresentato dai tempi di trattamento delle richieste di mediazione, giudicati troppo lunghi. Invece che un mese, come previsto dalla legge, giornalisti e cittadini hanno dovuto in media attendere 15 mesi per avere una decisione.
Ats
