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SVIZZERAContributo di mantenimento per tutti i figli di genitori separati

02.12.14 - 09:45
Contributo di mantenimento per tutti i figli di genitori separati

BERNA - I figli di genitori separati, sposati o meno, avranno tutti diritto a un contributo per il mantenimento. Dopo il Nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha approvato - all'unanimità - la revisione delle norme in vigore che non prevede però alcun contributo minimo.

Lo scopo della modifica del Codice civile è rafforzare il diritto dei figli al mantenimento a prescindere dallo stato civile dei genitori. Grazie alle nuove disposizioni, i figli di genitori separati che non sono mai stati sposati non saranno sfavoriti rispetto ai figli di coppie divorziate, ha ricordato Stefan Engler (PPD/GR) a nome della commissione.

In futuro, inoltre, il mantenimento dei figli minorenni prevarrà sugli altri obblighi di mantenimento del diritto di famiglia. I due genitori non dovranno comunque finanziare in parti uguali i contributi, ognuno dovrà farlo secondo le sue possibilità.

I genitori potranno accordarsi sulla ripartizione. In caso di mancata intesa, sarà un tribunale a decidere e dovrà tener conto delle possibilità di ciascun genitore.

Se un genitore debitore non ha mezzi finanziari sufficienti, la somma che avrebbe dovuto versare dovrà essere esplicitamente iscritta nella decisione o nel contratto di mantenimento. In questo modo sarà più semplice per il figlio ottenere un aumento della pensione alimentare se la situazione finanziaria del genitore debitore dovesse migliorare. Un versamento integrale retroattivo, limitato a 5 anni, potrà inoltre essere chiesto dal figlio se il genitore dovesse vincere alla lotteria o ricevere una grossa eredità.

Il genitore che ha la custodia del figlio e che ha dovuto ricorrere all'assistenza non sarà inoltre più tenuto a rimborsare integralmente la somma ricevuta qualora la sua situazione finanziaria dovesse migliorare. L'importo ottenuto per la custodia dei figli non dovrà infatti più essere restituito.

Rispetto alla versione del Nazionale, gli Stati hanno poi voluto anche migliorare la tutela delle persone che hanno diritto agli alimenti consentendo alle autorità d'incasso di bloccare tempestivamente il capitale di previdenza dei debitori di alimenti, se questi richiedono la liquidazione in capitale dell'avere della cassa pensioni.

Oggi, quando questa somma viene pagata e finisce nel patrimonio del debitore, le istanze preposte all'incasso fanno fatica a recuperare le somme dovute ai figli e all'ex coniuge.

In futuro, le autorità dovrebbero poter segnalare agli istituti di previdenza coloro che non ottemperano ai propri doveri di mantenimento. Le casse pensioni sarebbero così obbligate a segnalare la richiesta, da parte dell'assicurato, di un versamento in denaro oppure di un pagamento per l'acquisto di una casa. In questi casi, le autorità d'incasso avrebbero tutto il tempo per far valere i diritti della prole. Il dossier torna al Consiglio nazionale.

Ammanco finanziario, respinta modifica della prassi - Con 22 voti contro 19, gli Stati hanno poi respinto una mozione della Commissione degli affari giuridici del Nazionale che chiedeva al governo di legiferare per fare in modo che l'ammanco finanziario sia ripartito in modo equilibrato tra i due genitori.

Oggi succede infatti spesso che i redditi non sono sufficienti a coprire le esigenze dei genitori - separati - e dei figli. In tal caso oggi è il genitore che ha figli a carico - nella maggior parte dei casi la madre - che rischia di avere i maggiori problemi finanziari e di dover ricorrere all'aiuto sociale, ha ricordato Géraldine Savary (PS/VD).

La maggioranza borghese del Consiglio degli Stati si è però opposta ritenendo che l'aiuto sociale deve restare di competenza cantonale e comunale. Thomas Hefti (PLR/GL) ha evocato un aumento della burocrazia con una conseguente crescita dei costi. "Non è neppure sicuro che il bambino ne tragga profitto", ha aggiunto Stefan Engler (PPD/GR).

Ats

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