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Di questo si è parlato durante il 16esimo forum della circolazione stradale
BERNA - Ogni anno in Svizzera 30 persone perdono la vita in seguito a un errore da parte di un conducente con più di 65 anni. Partendo da questo dato l'Ufficio per la prevenzione degli infortuni (upi) ha voluto dedicare il 16esimo forum della circolazione stradale tenutosi oggi a Berna al tema "Anziani al volante - davvero così pericolosi?".
Dalle statistiche emerge che il maggior rischio di incidente per chilometro percorso lo presentano i "neopatentati". Tuttavia la pericolosità degli automobilisti sopra i 65 anni è superiore alla media a causa della diminuzione delle loro capacità fisiche e cognitive.
Secondo l'upi, è giunto quindi il momento di chiedersi come migliorare la sicurezza stradale degli anziani al volante. "Si tratta di una sfida che dobbiamo affrontare soprattutto perché in futuro la quota di automobilisti over 65 continuerà ad aumentare", ha sottolineato la direttrice dell'upi Beatrice Buhmann.
In Svizzera, gli anziani a partire dai 70 anni hanno l'obbligo di sottoporsi regolarmente alla verifica dell'idoneità alla guida. Inoltre, dal 2015, il programma di sicurezza stradale "Via sicura" prevede diverse misure per garantire ai conducenti con più di 65 anni una mobilità sicura il più a lungo possibile: si va dalla possibilità di revoca della licenza di condurre non appena l'idoneità alla guida non fosse più data, alla maggiore responsabilizzazione dei medici nel loro ruolo di verifica delle capacità fisiche e cognitive dei conducenti anziani.
Infine, secondo l'upi, risultano utili i test di autovalutazione dell'idoneità a condurre, già diffusi a livello europeo, e che potrebbero essere impiegati con successo anche in Svizzera. In futuro, l'ufficio di prevenzione degli infortuni intende intensificare ulteriormente gli sforzi in tal senso.
Ats
