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SVIZZERAPaura ghiacciai, sempre meno

20.11.14 - 16:17
Lo scioglimento è stato maggiore in Ticino, in Engadina e nel sud dei Grigioni
Paura ghiacciai, sempre meno
Lo scioglimento è stato maggiore in Ticino, in Engadina e nel sud dei Grigioni

FRIBURGO - I ghiacciai svizzeri continuano a ritirarsi. Un nuovo inventario realizzato dall'Università di Friburgo indica che nel 2010 la loro superficie corrisponde pressappoco a quella del canton Svitto, ovvero 940 chilometri quadrati. Si tratta di una riduzione di circa un terzo rispetto al 1973, quando occupavano un'area grande come il canton Argovia, ossia 1307 chilometri quadrati.

Il nuovo rilevamento si basa sui dati forniti da fotografie aeree ad alta definizione, precisa oggi l'ateneo friburghese. Grazie ai contorni attuali (2010) e passati (1973) nonché a modelli digitali realizzati sul terreno tra il 1980 e il 2010, gli autori dell'inventario hanno potuto misurare l'ampiezza dei ghiacciai elvetici e calcolare i cambiamenti di superficie e di volume.

Oggi la maggior parte dei ghiacciai più vasti si trovano nelle Alpi bernesi e vallesane a causa delle condizioni topografiche e climatiche. Numerosi sono pure i cosiddetti "ghiacciai nani", la cui superficie copre meno di un chilometro quadrato. Il più grande quantitativo di ghiaccio è presente in taluni "ghiacciai giganti" come l'Aletsch.

A fine 2010, nelle Alpi svizzere esistevano ancora 1420 singoli ghiacciai, che occupavano un'area di 944 chilometri quadrati. Ciò corrisponde al 2% della superficie totale della Svizzera, o - come detto sopra - alla grandezza del canton Svitto. Al termine della piccola era glaciale, verso il 1850, i ghiacciai coprivano ancora un'area di 1735 chilometri quadrati (pressapoco la grandezza del canton Zurigo), mentre nel 1973 essi occupavano una superficie di 1307 chilometri vasta come il canton Argovia. Nell'arco di 37 anni essi si sono ridotti del 28%.

Due volte il lago dei Quattro cantoni

Anche il volume dei ghiacciai è diminuito di 22,5 chilometri cubici in questo lasso di tempo. La quantità di acqua scaturita dallo scioglimento del ghiaccio avrebbe potuto riempire ogni anno il lago di Morat e complessivamente due volte il lago dei Quattro cantoni, indicano ancora gli autori dell'inventario.

A seconda della regione, il disgelo è stato più o meno importante: lo scioglimento è stato maggiore in Ticino, in Engadina e nel sud dei Grigioni, nella media nelle Alpi bernesi, centrali e glaronesi e minore nelle Alpi vallesane. Le ragioni di queste differenze dovranno essere ancora analizzate dagli esperti.

Il nuovo inventario realizzato dall'Università di Friburgo consentirà ai ricercatori di meglio comprendere gli effetti del cambiamento climatico sui ghiacciai alpini e di pronosticare più precisamente la loro evoluzione futura. I risultati dettagliati sono stati di recente pubblicati sulla rivista scientifica "The Cryosphere Discussions", mentre l'inventario uscirà prossimamente sul periodico "Arctic, Antarctic, and Alpine Research", conclude la nota.

Ats

 

 

 

 

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