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GINEVRASenza bus o tram in strada, Ginevra invasa dalle bici

19.11.14 - 18:04
La protesta non ha tuttavia provocato i temuti ingorghi del traffico
Senza bus o tram in strada, Ginevra invasa dalle bici
La protesta non ha tuttavia provocato i temuti ingorghi del traffico

GINEVRA - Nessun bus o tram è circolato oggi a Ginevra a causa dello sciopero di 24 ore indetto dal personale dei Trasporti pubblici cittadini (TPG): i manifestanti hanno bloccato i depositi e impedito ai conducenti disposti a lavorare di prendere il volante. Hanno funzionato solo le linee gestite da subappaltatori. La protesta non ha tuttavia provocato i temuti ingorghi del traffico.

Una calma inconsueta regnava nel centro cittadino, dove i pedoni e i ciclisti si sono fatti più numerosi. Sono anche stati presi d'assalto i taxi - in particolare alla stazione FFS di Cornavin - autorizzati eccezionalmente a circolare sulle corsie riservate ai trasporti pubblici.

Sulle strade del cantone, la polizia non ha costatato maggiori ingorghi rispetto ad un giorno normale, eccetto ad alcuni varchi doganali. "Il mercoledì è comunque una giornata abitualmente calma", indica il portavoce della polizia cantonale Jean-Philippe Brandt, secondo cui i ginevrini si sono organizzati in vista dello sciopero.

La direzione dell'azienda ha tentato invano di garantire un servizio minimo, negoziando con il sindacato dei trasporti pubblici SEV, che ha organizzato lo sciopero, e con i dipendenti che hanno incrociato le braccia, riferisce la portavoce dei TPG Isabel Pereira. Accompagnati dalla direzione ai depositi dei veicoli, gli autisti disposti a lavorare sono stati dissuasi dai colleghi scioperanti, ha precisato dal canto suo il direttore generale dell'azienda Christoph Stucki, sulle onde della RTS.

Allo sciopero ha aderito un "numero importante" di dipendenti, ha detto TPG senza citare cifre. L'azienda conta 1900 salariati di cui 740 aderenti al SEV. In giornata, all'agitazione hanno aderito pure i due sindacati minoritari della società, opposti in un primo tempo. L'eventuale intervento della polizia ai depositi, evocata stamani dal consigliere di Stato Luc Barthassat alla RTS, li ha incitati a partecipare alla protesta, secondo gli stessi sindacati. Stucki, dal canto suo, ha indicato che i partecipanti alla protesta saranno privati dello stipendio per la durata dell'astensione dal lavoro.

Lo sciopero, organizzato a scopo preventivo, riguarda il contratto di prestazioni dell'azienda 2015-2018, che dovrebbe essere sottoposto al Gran Consiglio in dicembre. TPG - ha indicato Stucki - ha chiesto l'aggiunta di 20 milioni di franchi al contributo quadriennale di 845 milioni che dovrebbe essere consentito dal Cantone, allo scopo di compensare le perdite provocate dalla diminuzione delle tariffe approvata in votazione lo scorso maggio. In assenza di tale supplemento potrebbero essere cancellati un centinaio di posti di lavoro, di cui una sessantina sotto forma di licenziamenti.

In un comunicato diramato a fine giornata, il Consiglio di Stato rileva "la sproporzione delle perturbazioni provocate, rispetto alla situazione obiettiva dei TPG", mentre il sindacato SEV saluta la "dimostrazione di forza" del personale dei trasporti. Il PLR, dal canto suo, denuncia la "presa in ostaggio" della popolazione del cantone. Lo sciopero dovrebbe terminare nelle prime ore di domani, ma un'assemblea del personale è prevista questa sera.

Ats

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