BERNA007 stranieri in Svizzera, due mesi fa l’ultimo caso

BERNA - Il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) ha scoperto "una manciata" di casi di spionaggio diplomatico in Svizzera negli ultimi quattro anni, dichiara il direttore del SIC in un'intervista pubblicata oggi dalla Neue Zürcher Zeitung. Il più recente risale a due mesi or sono.

Markus Seiler non precisa di quale paese si sia trattato. "Quando abbiamo a che fare con personale diplomatico, il problema viene risolto discretamente. Ci assicuriamo che lo Stato in questione richiami il suo agente", spiega, aggiungendo che il cyberspionaggio assume una rilevanza sempre maggiore.

Il responsabile del SIC afferma inoltre che non esiste cooperazione diretta con l'Agenzia americana per la sicurezza nazionale (NSA), come già aveva spiegato il Consiglio federale alla fine del 2012. "È ancora così", garantisce Seiler, giustificando questa posizione con i differenti metodi di lavoro dei due servizi, in particolare in materia di "ascolti telefonici clandestini".

In questo ambito, il SIC non sarebbe autorizzato ad agire con la nuova legge sui servizi d'informazione, che sarà sottoposta al parlamento nel corso della sessione invernale. Potrebbe ascoltare conversazioni telefoniche, sorvegliare computer e installare microfoni, ma "prima di arrivare a questo devono essere rispettate esigenze uniche al mondo", precisa Seiler.

Ogni caso dovrebbe essere convalidato da un giudice e dalla Delegazione Sicurezza del Consiglio federale. "Parliamo di dieci-dodici casi complessi all'anno", aggiunge il direttore del SIC. Contrariamente alla NSA, che cerca nel pagliaio per trovare l'ago, il SIC deve farsi un'idea dell'ago prima di cominciare a cercare, sostiene Seiler.

"Abbiamo il record mondiale del numero di controlli". Oltre a quelli interni e alla sorveglianza del Dipartimento federale della difesa (DDPS), il lavoro del SIC è sottoposto alla delegazione delle finanze del parlamento, al controllo federale delle finanze e ad autorità di controllo indipendenti, come ad esempio il preposto federale alla protezione dei dati.

Ats