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Perse due posizioni rispetto al 2013, Paesi nordici sempre in vetta
GINEVRA - La Svizzera non è più fra i primi dieci paesi nell'ambito delle pari opportunità fra uomo e donna. Nell'ultima indagine in merito eseguita dal Forum economico mondiale (WEF) la Confederazione figura all'undicesimo rango. Era al decimo posto nel 2012 ed al nono nel 2013. In testa quest'anno figurano sempre Islanda, Finlandia, Norvegia, Svezia e Danimarca. Fanalino di coda è ancora lo Yemen.
La Svizzera è scesa di un rango perché altri paesi hanno compiuto progressi più rapidamente e perché ne sono stati presi in considerazione di nuovi, precisa una nota odierna del WEF. Nel primo "Global Gender Gap Report", del 2006, la Svizzera occupava il 26.mo posto. Quest'anno, oltre che dai paesi scandinavi, è stata superata anche da Nicaragua, Ruanda, Irlanda, Filippine e Belgio.
L'indagine del WEF, che ha preso in considerazione 142 paesi, esamina il problema delle pari opportunità fra uomini e donne in ambiti quali la sanità, l'aspettativa di vita, l'accesso all'istruzione nonché il coinvolgimento nelle strutture decisionali a livello politico ed economico.
Per quanto riguarda la situazione sul posto di lavoro negli scorsi anni ci sono stati solo miglioramenti marginali: il relativo indice è passato a livello mondiale dal 56% del 2006 all'attuale 60%. Di questo passo ci vorranno 81 anni per raggiungere le pari opportunità, sottolinea la relazione del WEF. Nell'ambito della sanità e dell'aspettativa di vita si è invece raggiunto il 96% a livello globale, ed il 100% in 35 paesi.
Ats
