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La guardia di confine elvetica parteciperà a Triton, l'operazione di pattugliamento e soccorso dei migranti nel Mediterraneo di Frontex
BERNA - Una guardia di confine elvetica parteciperà a Triton, l'operazione di pattugliamento e soccorso dei migranti nel Mediterraneo dell'agenzia europea per il controllo della frontiera esterna (Frontex) che inizierà a novembre. Lo ha indicato oggi all'ats Attila Lardori, portavoce dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD), confermando un'informazione in questo senso del settimanale "NZZ am Sonntag".
La guardia - una donna - si recherà il 23 novembre in Italia, dove fino al 9 gennaio 2015 lavorerà come "debriefer": sarà suo compito ascoltare i profughi sui motivi della loro partenza, sulla rotta percorsa e sull'identità e il comportamento di eventuali scafisti.
Attualmente un altro agente della guardia di confine elvetica si trova in Italia e partecipa all'operazione che ha preceduto Triton, ha precisato Lardori. L'anno prossimo la Confederazione deciderà se autorizzare un ulteriore impegno nell'ambito di Frontex.
Otto Stati membri dell'Ue - Finlandia, Spagna, Portogallo, Islanda, Olanda, Lettonia, Malta e Francia - hanno messo a disposizione mezzi tecnici per l'operazione Triton. Oltre alla Svizzera, personale specializzato è stato offerto da altri 11 Paesi: Spagna, Francia, Finlandia, Romania, Norvegia, Germania, Olanda, Svezia, Portogallo, Austria e Polonia.
Frontex prevede un impiego mensile di due navi d'altura, due imbarcazioni, quattro motovedette, due aerei ed un elicottero.
Per l'operazione Triton, che ha un budget di 2,9 milioni di euro, Frontex opererà sotto il comando ed il controllo delle autorità italiane e lavorerà in stretto coordinamento con la Guardia di Finanza, la Guardia costiera e la Marina.
ats
