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BERNA - La problematica del radio nell'Arco giurassiano continua a crescere: attualmente circa 500 edifici risultano potenzialmente contaminati con la sostanza radioattiva utilizzata in passato nell'industria orologiera. Lo stimano la Suva e l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
Una prima lista pubblicata in giugno parlava di 91 stabili sospetti. Ora l'elenco è notevolmente cresciuto e Sébastien Baechler, responsabile della divisione radioprotezione dell'UFSP, non esclude che possa ulteriormente aumentare.
Le misurazioni di radioattività sono cominciate a metà settembre a Bienne, la città più colpita. A partire dal 2015 continueranno a La Chaux-de-Fonds. La Confederazione sta attualmente elaborando un piano d'azione per il periodo 2015-2019. L'obiettivo è fare un inventario dei siti potenzialmente contaminati, procedere a misurazioni e alla eventuale bonifica.
Fino a questo momento, a Bienne, misurazioni sono state effettuate in 22 edifici, e in un solo caso si è dovuto ricorrere ad un risanamento, per un costo di 50'000 franchi prelevati dalle casse dell'UFSP. Per il seguito dei lavori "stiamo preparando una domanda di finanziamento al Consiglio federale", ha detto Baechler. La Commissione federale di radioprotezione in settembre aveva evocato anche una partecipazione della Federazione orologiera (FH). Il costo totale potrebbe ammontare a 3 milioni di franchi.
Ats
