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SVIZZERA"E' il consumo di alcol a rendere violenti non quello di cannabis!"

08.07.14 - 06:59
La legalizzazione in Colorado ha portato indubbi vantaggi economici, e anche sociali: i crimini violenti sono in calo. È forse arrivato il momento della Svizzera?
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"E' il consumo di alcol a rendere violenti non quello di cannabis!"
La legalizzazione in Colorado ha portato indubbi vantaggi economici, e anche sociali: i crimini violenti sono in calo. È forse arrivato il momento della Svizzera?

ZURIGO - In Colorado al momento dell’apertura alla cannabis legalizzata gli esponenti politici della destra conservatrice statunitense avevano previsto una dilagante rovina sociale e morale. Dopo ormai più di sei mesi di liberalizzazione si può affermare che così non è stato, anzi. In primo luogo a rinverdirsi è stata l’economia locale: basta cercare su Google le parole chiave “Colorado cannabis" per vedere quante nuove attività legate alla celeberrima piantina abbiano aperto i battenti nello stato americano. E se dal lato economico il beneficio è evidente, non ci si può lamentare nemmeno da quello sociale.

 

Come sostenuto da molti è impossibile pensare che il consumo di marijuana possa fomentare la violenza o i crimini e, a quanto pare, le statistiche ufficiali danno ragione a questa teoria: i crimini violenti sono diminuiti del 5,2%. È veramente a causa del consumo di erba? Ne è convinto Sven Schendekehl, dell’associazione svizzera “Legalize It!": «In effetti si tratta dell’esempio perfetto di quello che sosteniamo da anni: è il consumo di alcol a rendere violenti non quello di cannabis!». E i benefici, non solo secondo Schendekehl, non si fermerebbero qui: grazie alla vendita “alla luce del sole" i proventi vengono sottratti alla malavita.

 

E in Svizzera? Oltre che in Ticino, sono molte le città che vorrebbero legalizzarla. Fra queste spiccano Berna, Basilea, Zurigo e Ginevra. Quest’ultima con una formula in stile “social club" le altre con un progetto pilota ad hoc. Attesa però l’opposizione dell’Ufficio federale della sanità che, come riportato da Schweiz am Sonntag, potrebbe cassare l’iniziativa «in quanto incompatibile con la legge sugli stupefacenti».

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